Autorizzazioni rinnovabili: decreto asset limita il potere delle Soprintendenze
Non si potrà più bloccare la costruzione di un impianto a fonti rinnovabili che ha già ottenuto la valutazione di impatto ambientale. Forti limitazioni per le Soprintendenze.
Questo è quanto emerge dal disegno di legge che convertirà in legge il Dl 10 agosto 2023, n. 104 (cd. decreto asset). L'articolo a cui si fa riferimento è il 12-ter, il quale stabilisce che gli impianti che hanno già ottenuto una valutazione di impatto ambientale positiva non potranno essere bloccati da una nuova dichiarazione di notevole interesse pubblico.
La dichiarazione di notevole interesse pubblico è uno strumento stabilito dal codice dei beni culturali (Dlgs 22 gennaio 2004, n. 42), che in sostanza permette alla Soprintendenza competente di fermare la costruzione di un impianto a fonti rinnovabili, con l'obiettivo di tutelare il paesaggio o i beni archeologici in una determinata area.
Questo strumento normativo a tutela del paesaggio è stato più volte oggetto di dispute tra enti pubblici e costruttori di impianti a fonti rinnovabili, e negli ultimi anni si è notata una progressiva erosione dei poteri della Soprintendenza. Con questo nuovo dispositivo normativo, si stabilisce un limite ben preciso e poco fraintendibile in questa materia.
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Approvato dal Parlamento il 5 ottobre 2023