Consiglio Ue: neutralità energetica per il trattamento delle acque reflue urbane
I membri del Consiglio hanno raggiunto un accordo sulla proposta di revisione della direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane. Fondamentale la neutralità energetica.
La decisione del Consiglio riflette il riconoscimento da parte degli Stati membri che il settore del trattamento delle acque reflue urbane può svolgere un ruolo significativo nella riduzione delle emissioni di gas serra e nel conseguire gli obiettivi di neutralità climatica dell'Europa.
Un elemento chiave dell'accordo è l'introduzione di un obiettivo di neutralità energetica. In pratica, ciò significa che entro il 2045, gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane dovranno essere in grado di produrre tutta l'energia di cui necessitano per il loro funzionamento.
È stato inserito nell'accordo la possibilità, per gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane, di produrre l'energia in loco o di acquistarla da fonti esterne. Fino al 30% dell'energia richiesta potrà essere acquistato da fonti esterne, il che consentirà agli Stati membri di sfruttare al massimo le risorse energetiche disponibili in modo efficiente.
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sul sito del Consiglio dell'Unione europea