Con il voto del Consiglio Ue del 24 ottobre 2023 arriva il via libera definitivo alla proposta di regolamento che definisce il quadro per le obbligazioni verdi certificate Ue.
La proposta di regolamento disciplina l'uso della denominazione "European green bond" o "EuGB" da applicare alle obbligazioni emesse per finanziare obiettivi di sostenibilità ambientale. Il "marchio" consentirà al mercato di associare i titoli obbligazionari targati Ue agli obiettivi di sostenibilità ambientale nell'ottica della Strategia dell'Unione per finanziare la crescita sostenibile e la transizione verso un'economia climaticamente neutra al 2050.
Infatti i proventi degli Euro Green bond dovranno essere investiti in attività economiche allineate alla tassonomia dell'Ue ex regolamento 2020/852/Ue (elenco delle attività "sostenibili") a condizione che i settori interessati ne siano già coperti. Per i settori non ancora coperti dalla tassonomia dell'Unione e per alcune attività molto specifiche ci sarà un cuscinetto di flessibilità ("flexibility pocket") del 15% per investimenti "non allineati". Per evitare il greenwashing nel mercato delle obbligazioni verdi in generale, il regolamento prevede anche alcune prescrizioni in materia di informativa volontaria per altre obbligazioni ecosostenibili e obbligazioni legate alla sostenibilità emesse nell'Ue, quindi quelle non "targate" come obbligazioni Ue.
Documenti di riferimento
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Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 2023/2631/Ue
Disciplina delle obbligazioni verdi europee (Green bond) - Informativa volontaria per le obbligazioni commercializzate come obbligazioni ecosostenibili e per le obbligazioni legate alla sostenibilità
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Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 2020/852/Ue
Istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili - Criteri di ecosostenibilità delle attività economiche (cd. "Regolamento sulla tassonomia verde Ue")
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