Piano del Mare: bisogna sfruttare l'energia eolica offshore e da moto ondoso
Milano, 25 ottobre 2023 - 12:50

Piano del Mare: bisogna sfruttare l'energia eolica offshore e da moto ondoso

a cura di Olindo Casullo

I piani dell'Italia per quanto riguarda il mare hanno come protagonisti anche l'eolico offshore e l'energia da moto ondoso. I porti diverranno basi logistiche per la realizzazione degli impianti.

Questo quanto emerge dal Piano del mare della Presidenza del Consiglio dei ministri che, riprendendo quanto già postulato nel Pniec, afferma di puntare a ben 900 MW di energia eolica offshore da installare entro il 2030.

Per raggiungere questi traguardi si guarda molto alla tecnologia galleggiante, che offre massima efficienza in termini di rendimenti e dimensioni, riducendo al contempo l'impatto ambientale rispetto all'eolico a terra e a fondazioni fisse. Non a caso Fincantieri, importante attore italiano nel settore navale, sta giocando un ruolo chiave nello sviluppo di una supply chain dedicata alle unità galleggianti necessarie per l'eolico.

Inoltre, si sta esplorando la possibilità di trasformare i porti in basi logistiche per la realizzazione degli impianti, il che potrebbe rappresentare una riconversione e una specializzazione per l'intero comparto portuale.

Anche l'energia dal moto ondoso sta ricevendo molta attenzione, con progetti prototipali come ISWEC e REWEC3. Questi prototipi dimostrano il potenziale dell'Italia nel settore e aprono la strada a ulteriori sviluppi e ricerche nel campo dell'energia rinnovabile. Questa tecnologia potrà beneficiare dei finanziamenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che ha destinato un budget di 675 milioni di euro per sostenere la creazione di impianti innovativi e offshore, finalizzati alla generazione di energia pulita attraverso tecnologie ad alto potenziale di sviluppo e sperimentali, tra cui i sistemi che sfruttano le correnti marine e l'energia derivante dal moto delle onde.

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