Decreto aree idonee: Free propone 5 modifiche
Milano, 9 novembre 2023 - 01:00

Decreto aree idonee: Free propone 5 modifiche

Il Coordinamento Free propone cinque modifiche per superare le criticità della bozza di decreto sulle aree idonee trasmessa alla Conferenza Unificata Stato-Regioni.

Se l'Italia vuole approfittare al meglio delle opportunità di sviluppo legate alle fonti rinnovabili, che incidono non solo sulle emissioni climalteranti, ma anche sull’innovazione sociale, industriale e tecnologica, oltre che sul piano dell'occupazione, occorre modificare la bozza di decreto sulle aree idonee. È questa la posizione del Coordinamento Free che tramite il suo presidente, Attilio Piattelli, chiede norme più chiare e modifiche urgenti.

Free innanzitutto suggerisce di adeguare le fasce di rispetto per l'eolico alle distanze previste per il fotovoltaico, altrimenti, si precisa nel primo punto dell’elenco di modifiche, l’obiettivo assegnato dal Pniec all’eolico non sarà raggiungibile.

La seconda modifica proposta riguarda le aree industriali che, a differenza di ciò che prevede la bozza di decreto, devono essere considerate sempre aree idonee, nei limiti e secondo le regolamentazioni previste dalla pianificazione di area.

Correttivi per le aree agricole (classificate come DOP, IGP, STG, DOC, DOCG) definite come "aree non idonee" sono necessarie per il Coordinamento affinché si valuti, in modo puntuale e non generico, la presenza delle colture di pregio e solo in presenza di tali colture l’area può essere classificata come non idonea.

Per evitare l'illogica frammentazione geografica dello sviluppo delle rinnovabili, la quarta modifica richiede criteri di identificazione e utilizzo precisi rispetto ai bacini artificiali di accumulo idrico, i canali artificiali, le aree industriali dismesse, le aree compromesse e le aree abbandonate e marginali.

Infine, secondo il Coordinamento Free il decreto deve dare una definizione univoca e certa di cosa si intenda per "aree agricole non utilizzate" che non dovranno essere assoggettate a criteri di sviluppo definibili dalle singole Regioni e Province autonome.

Pagine correlate

  • Risposta ad interpello MinAmbiente 11 ottobre 2023, n. 162046

    Interpello in materia ambientale ex articolo 3-septies del Dlgs 152/2006 - Nota n. 128550 - Energia - Autorizzazione impianti a fonti rinnovabili - Impianti fotovoltaici a inseguimento con distanza minima dal suolo di 2 metri - Disposizioni regionali - Dgr Lombardia 31 maggio 2021, n. XI/4803 - Applicazione del procedimento di autorizzazione unica ex articolo 5, Dlgs 28/2011 - Normativa nazionale sopravvenuta - Articolo 4, Dlgs 28/2011 come modificato dalla legge 34/2022 di conversione del Dl 17/2022, che prevede che nelle aree idonee per tutti gli impianti a fonti rinnovabili da 1 MW e fino a 10 MW si applica la procedura abilitativa semplificata ex articolo 6, Dlgs 28/2011 - Applicazione della normativa statale sopravvenuta - Legittimità - Sussistenza

  • Sentenza Corte Costituzionale 13 maggio 2022, n. 121

    Energia - Energie rinnovabili - Impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili - Lr Basilicata 26 luglio 2021, n. 30, articoli 1, comma 1, lettere a) e b), e 2, commi 1, 2 e 3 - Modifiche al Piano energetico ambientale regionale ex Lr 19 gennaio 2010, n. 1 - Individuazione delle aree non idonee agli impianti a fonti rinnovabili - Previsione di preclusioni assolute all'installazione - Contrasto con l'allegato 3 delle linee guida del Dm 10 settembre 2010 attuative dell'articolo 12 del Dlgs 387/2003 - Sussistenza - Violazione dei principi fondamentali in materia di energia - Sussistenza - Illegittimità costituzionale

  • Dlgs 8 novembre 2021, n. 199

    Attuazione della direttiva 2018/2001/Ue sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili

  • Comunicato Coordinamento Free

    Bozza Decreto Aree Idonee: servono almeno cinque modifiche puntali e radicali. Eccole