Rimozione carbonio, avanzano regole su certificazione Ue
Milano, 21 novembre 2023 - 15:01

Rimozione carbonio, avanzano regole su certificazione Ue

Dopo il voto del Consiglio Ue del 17 novembre 2023, il 21 novembre è arrivato quello del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento sulla certificazione delle attività di rimozione del carbonio.

Ora che le due Istituzioni hanno votato la loro proposta, si aprono i negoziati per giungere a un testo condiviso. La proposta di regolamento detta le modalità e i criteri per la certificazione (volontaria) dei processi di rimozione del carbonio con l'intenzione di contribuire alla neutralità climatica al 2050 (emissioni nette pari a zero) come previsto dalla "legge sul clima" (regolamento 2021/1119/Ue). Secondo quanto disposto dal Parlamento Ue gli impianti di rimozione del carbonio per godere della certificazione Ue devono essere in grado di immagazzinare il carbonio atmosferico o biogenico per diversi secoli (ne sono un esempio lo stoccaggio geologico, come la bioenergia con cattura e stoccaggio del carbonio e la cattura e lo stoccaggio diretto del carbonio nell'aria, o attraverso la mineralizzazione del carbonio legato in modo permanente).

Per il Consiglio Ue l'attività di rimozione del carbonio per essere certificata deve soddisfare quattro criteri generali: quantificazione, addizionalità, stoccaggio a lungo termine e sostenibilità. Sulla base di tali criteri la Commissione con successivi atti definirà i metodi di certificazione per diversi tipi di attività di rimozione del carbonio. Il Consiglio Ue ha esteso la portata delle attività che possono essere certificate includendo, oltre alla rimozione del carbonio, alcuni tipi di attività di carbon farming che riducono le emissioni dai suoli agricoli, purché si traducano, nel complesso, in un miglioramento nel bilancio del carbonio del suolo.

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