Comunità energetiche: dalla Commissione europea il via libera al decreto
Milano, 22 novembre 2023 - 15:29

Comunità energetiche: dalla Commissione europea il via libera al decreto

a cura di Olindo Casullo

La Commissione europea ha approvato il decreto italiano che mira a promuovere le comunità energetiche e l'autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. L'obiettivo è installare 5 GW di potenza entro il 2027.

La lunga attesa è giunta al termine con il tanto agognato via libera della Commissione europea al decreto italiano sulle comunità energetiche rinnovabili (CER), un affare che mette a disposizione 5,7 miliardi di euro di incentivi.

In particolare, il decreto si concentra su due misure chiave: una tariffa incentivante sull'energia rinnovabile prodotta e condivisa, e un contributo a fondo perduto. Quest'ultimo consiste in un sostegno fino al 40% dei costi ammissibili per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili (CER) nei comuni con meno di 5.000 abitanti, finanziato con 2,2 miliardi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Le tecnologie coinvolte includono fotovoltaico, eolico, idroelettrico e biomasse, e i benefici saranno estesi a gruppi di cittadini, condomini, piccole e medie imprese, enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi, con una potenza massima incentivabile per singoli impianti che non potrà essere superiore a 1 MW.

Il processo di costituzione di una CER prevede l'identificazione dell'area, l'atto costitutivo del sodalizio con l'oggetto sociale incentrato sui benefici ambientali ed economici. Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) sarà il soggetto gestore della misura, valutando l'accesso ai benefici e erogando gli incentivi. I requisiti di accesso e l'ammissibilità saranno soggetti a valutazione preliminare su istanza degli interessati.

Il provvedimento rappresenta una "svolta nel rapporto tra cittadini ed energia", afferma il Ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin. "Oggi il territorio diventa protagonista del futuro energetico nazionale", dichiara il Ministro, evidenziando che il modello italiano farà da apripista per iniziative simili in tutta Europa.

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