Cdm approva decreto energia: niente proroga per il mercato tutelato
Appena approvato dal Consiglio dei Ministri, manca la proroga per il mercato tutelato dell'energia. Il decreto prevede anche una misura da 350 milioni di euro annui per riequilibrare gli impatti ambientali e territoriali derivanti dall'installazione di impianti rinnovabili in aree idonee.
Dopo ripetuti rinvii, finalmente è stato approvato il decreto energia. Tuttavia, la bozza non include le due misure contestate da Bruxelles che finora hanno impedito l'emanazione del provvedimento: la proroga del mercato tutelato e il nuovo meccanismo per il rinnovo delle concessioni idroelettriche. Il Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica ha fatto sapere che istituirà un tavolo per studiare modalità di passaggio "morbide" per le famiglie che ancora rientrano nel mercato tutelato (circa 5,5 milioni di utenze).
Tra le novità più significative, spicca la creazione di un fondo da 350 milioni di euro annui fino al 2032, destinato alle Regioni e Province Autonome. Questo finanziamento è finalizzato a compensare e riequilibrare gli impatti ambientali e territoriali derivanti dall'installazione di impianti rinnovabili in aree idonee.
Inoltre, circa 3800 imprese con un elevato consumo di energia elettrica nei settori chimico, vetro e tessile, potranno beneficiare di incentivi per l'installazione di impianti a fonti rinnovabili. Il Gse anticiperà gli effetti finanziari di tali progetti, da restituire nell'arco dei successivi venti anni.
Nel Mezzogiorno, sarà incentivato lo sviluppo dell'eolico galleggiante attraverso l'individuazione di due aree portuali del Sud, destinate a ospitare investimenti nel settore e a supportare piattaforme galleggianti. Inoltre verranno introdotte disposizioni finalizzate alla realizzazione di nuovi sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento efficiente o all'ammodernamento di quelli esistenti, con il riconoscimento di agevolazioni a 15 progetti che, seppur rientranti tra quelli ammissibili e finanziabili, non sono stati finanziati a valere sulle risorse del Pnrr.
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