Adattamento ai cambiamenti climatici, ecco il Piano nazionale
Milano, 4 gennaio 2024 - 01:00

Adattamento ai cambiamenti climatici, ecco il Piano nazionale

Il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici evidenzia il rapporto tra energia e clima, sia come produzione, nei periodi di siccità, ma anche come consumi energetici rispetto all’innalzamento delle temperature.

In linea con la "legge europea sul clima" (regolamento 2021/1119/Ue), l'Italia si è dotata del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici che mette in evidenza il collegamento tra energia (produzione e consumo) e clima.

Il Piano, approvato con decreto 434/2023, rappresenta – si legge sul sito del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica — "un passo importante per la pianificazione e l'attuazione di azioni di adattamento ai cambiamenti climatici nel nostro Paese".

L'adattamento ai cambiamenti climatici, come viene riportato nel Piano, deve essere garantito in coerenza con gli altri Piani, come quelli per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili. Nel testo, pubblicato sulla pagina internet del Mase, viene infatti sottolineato che la principale relazione tra cambiamenti climatici ed energia riguarda proprio l'incremento della domanda di raffrescamento nel periodo estivo, in cui si registra l’innalzamento delle temperature medie. La correlazione tra clima ed energia si riscontra anche nella produzione idroelettrica condizionata dall’aumento dei periodi siccitosi.

Per quanto riguarda le risorse economiche a sostegno delle azioni di adattamento ai cambiamenti climatici, nel Piano si precisa che si possono distinguere fonti di finanziamento sui tre livelli di Governo, ovvero europeo, nazionale e regionale, e che le risorse dell'Ue sono allocate su base competitiva, tra candidature qualitativamente eccellenti, con la conseguenza che l’attribuzione è incerta.

Pagine correlate