Lazio, abrogato il reddito energetico per fare "spazio" alle Cer

Con la legge 23/2023 (Legge di stabilità 2024), il Lazio abroga gli articoli 5 e 6 della legge regionale 19/2022, che avevano istituito la misura del reddito energetico per i nuclei familiari con ISEE sotto i 35mila euro e gli incentivi per l'acquisto, sempre per le utenze domestiche, di apparecchiature per la produzione di acqua calda sanitaria, anche funzionanti con fonti fossili, e a uso di riscaldamento e dei piani di cottura ad induzione.

Nel 2021, con la legge n. 14, la Regione ha promosso le Cer e l’autoconsumo prevedendo sostegni finanziari che si aggiungono alle misure del Pnrr. E proprio per evitare di sottrarre fondi alle Comunità energetiche, secondo l’assessore al Bilancio, Giancarlo Righini, il Lazio ha abrogato il reddito energetico a cui erano stati destinati 2 milioni di euro per il 2023.

La precisazione ci è arrivata, attraverso il sito del Consiglio regionale, dall’assessore regionale al Bilancio, che illustrando la legge di stabilità e bilancio 2024-2026, ha dichiarato: l’abrogazione è stata prevista per scongiurare la parziale attuazione delle misure del Pnrr e della legge regionale n. 14/2021, articolo 74, che promuove le comunità di energia rinnovabile e i gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile. L'istituzione del reddito energetico regionale, infatti, si pone in antitesi rispetto alla realizzazione e, dunque, al sostegno anche finanziario per la concessione delle risorse.