Nucleare a fissione. Un buon affare?
Milano, 25 gennaio 2024 - 01:00

Nucleare a fissione. Un buon affare?

EDF (l'azienda di stato per l'elettricità francese, ossia la nostra Enel, per cui la fonte è pro nucleare ed è affidabile) ha annunciato un ennesimo ritardo del progetto Hinkley Point C nel Regno Unito, che dovrebbe portare alla realizzazione di due reattori nucleari Epr per complessivi 3.260 MW.

Ora sono prevedibili, sempre secondo EDF, tre nuovi scenari rispetto all’ultimo aggiornamento del maggio 2022, che indicava l’avvio della produzione di elettricità nel giugno 2027 e un costo complessivo compreso tra 30 e 32 miliardi di euro (al valore 2015 pari a 1,23 euro).

Il primo scenario prevede l'avvio dell’unità 1 di Hinkley Point C (per la seconda unità non si fanno previsioni) nel 2029, il secondo scenario nel 2030 e il terzo scenario nel 2031, con costi lievitati rispettivamente a 38,5 e 43 mld di euro.

Hinkley Point C sarà l’ultimo reattore Epr ad entrare in funzione in funzione, dopo quello di Olkiluoto in Finlandia e di Flamanville in Francia.

Olkiluoto, dove è presente un solo reattore EPR, è stato avviato lo scorso aprile a 18 anni dalla posa della prima pietra, con un ritardo di 14 anni sulla data inizialmente prevista e costi triplicati, 33 mld di euro rispetto alla stima originaria di 11 mld €. Motivazione: era il primo e qualche ritardo c'è sempre.

Flamanville, la cui realizzazione è iniziata nel 2006 e in base ai piani del tempo sarebbe dovuta terminare nel 2012 con investimenti per 3,3 mld €, Edf ha indicato nell’ultimo aggiornamento dello scorso dicembre l’entrata in funzione entro la metà di quest'anno e un costo 13,2 mld di euro. IL secondo reattore EPR in Europa avrebbe avuto "benificiare" dell'esperienza di quello finlandese, ma pare di no.

Sarebbe interessante sapere che ne pensano i cinesi di CGN, l'azienda cinese nucleare di stato che hanno investito per il 33% della spesa totale di Hinkley Point C a patto che l'elettricità prodotta non scendesse sotto ai 12,6 centesimi di euro al kWh.

Oggi si prevede che al 2027 il costo sarà, grazie agli ultini ritardi e all'aumento dei costi di 18,8 centesimi di euro al kWh, alcuni osservatori stimano il raggiungimento di 20,5 centesimi di euro al kWh, quando in quella data l'elettricità dovrebbe costare sul mercato all'ingrosso 9,8 centesimi di euro al kWh.

CGN ora, dopo aver interamente saldato il 33% dei 22,1 mld di euro che era il costo inziale dei due reattori, ha sospeso qualsiasi altro pagamento.

Parliamo di costi di realizzazione e non di quelli di funzionamento, smaltimento/stoccaggio a medio periodo che NON sono mai ben definiti. Per lo stoccaggio a lungo periodo il buio è assoluto.

*direttore di Nextville

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