Comunità energetiche: preoccupazioni per le CER nate prima del decreto

La questione nasce nel Dlgs 199/2021 che recepisce la direttiva europea Red II, con cui si era inizialmente previsto un supporto per la realizzazione delle Cer, riconoscendo le risorse agli impianti rinnovabili attivi anche prima dell'introduzione degli incentivi. Tuttavia, con l'emissione del Dm 7 dicembre 2023, n. 414 il ministero dell’Ambiente ha generato una situazione di incertezza. Infatti, questo decreto ministeriale, che dà il via agli incentivi, è stato stabilito solo per le comunità energetiche costituite prima dell’entrata in funzione degli impianti.

La domanda sollevata dall'On. Fontana (M5S) ha ricevuto la risposta della viceministra Gava, che però non è sembrata del tutto esaustiva. La viceministra ha specificato che l'accesso alla misura tariffaria è consentito anche dopo l'entrata in esercizio degli impianti, a condizione che si dimostri che l'impianto è stato progettato fin dall'inizio come un "impianto di comunità" con l'obiettivo di accedere al regime incentivante.

Il M5S, rappresentato da Fontana, ha commentato definendo la situazione un "corto-circuito" che deve essere chiarito con urgenza. Secondo le stime del M5S, basate su informazioni fornite dagli operatori di settore, questo "pasticcio" del ministero potrebbe escludere dalle CER una potenza compresa tra i 50 e i 100 MW.

Ora si attendono le regole operative del GSE e la delibera dell’Arera per completare il quadro regolatorio.