MinAmbiente, il Piano di lavoro 2024-2026
Aumento del riciclo e sviluppo della prevenzione della produzione dei rifiuti nel nuovo Piano integrato di attività e organizzazione del Ministero dell'Ambiente.
Approvato con Dm 31 gennaio 2024, n. 40 e pubblicato il 2 febbraio 2024, il Piano copre il triennio 2024-2026 ed è stato adottato dal Ministero dell'ambiente rispettando l'obbligo imposto dall'articolo 6, comma 1, del Dl 80/2021. Esso riprende in alcuni passaggi le priorità del Ministero dell'ambiente contenute nell'atto di indirizzo della politica legislativa del Dicastero approvato con Dm 7 gennaio 2024, n. 7.
Il Piano indica gli obiettivi programmatici e strategici della performance delle varie articolazioni del Ministero, misure sull'organizzazione del personale e del sistema del whistleblowing (segnalazione di illeciti, anche ambientali, da parte dei dipendenti).
Tra le azioni del Ministero quella di "continuare a sostenere e a tutelare il sistema del riciclo italiano che è un valore aggiunto della Strategia nazionale per l'economia circolare". In attuazione del Programma generale di gestione rifiuti il Dicastero ambientale intende incentivare la preparazione per il riutilizzo, le attività di riciclo e l'utilizzo delle materie prime secondarie, sostenendo economicamente i Comuni nel miglioramento della raccolta differenziata. Il regime di responsabilità estesa del produttore (Epr) ex articoli 178-bis e 178-ter, Dlgs 152/2006 sarà esteso a nuovi settori/materiali.
Sarà inoltre sviluppata una Strategia nazionale della plastica e sostenuto lo sviluppo tecnologico della filiera delle bioplastiche. Verrà infine data attuazione al Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti (Pnpr) in ottemperanza del Dlgs 152/2006.
Documenti di riferimento
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La mappa dedicata alla normativa su auto-dichiarazioni, attestazioni e certificazioni (volontarie o obbligatorie) relative alla sostenibilità ambientale di organizzazioni, processi e prodotti. Costantemente aggiornata alle novità di settore. Tra cui quelle relative alla rendicontazione di sostenibilità delle imprese (fondata sui fattori “Esg“), alle certificazioni ed etichettature verdi, al greenwashing ed alla tutela dei consumatori
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Dm Ambiente 31 gennaio 2024, n. 40
Adozione del Piano integrato di attività e organizzazione 2024-2026 - Le azioni di politica legislativa del Ministero dell'ambiente in materia di clima, economia circolare, energia, rifiuti, territorio
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Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa della P.a. funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e per l'efficienza della giustizia - Stralcio - Regime transitorio in materia di valutazione d'impatto ambientale (Via)
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Dm Ambiente 10 gennaio 2024, n. 7
Approvazione dell'atto di indirizzo sulle priorità politiche del Ministero dell'ambiente per l'anno 2024 e per il triennio 2024-2026
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Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 - PARTE IV
Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
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Dm Transizione ecologica 24 giugno 2022, n. 257
Approvazione del Programma nazionale per la gestione dei rifiuti - Attuazione dell'articolo 198-bis, Dlgs 152/2006 - Missione 2, Componente 1, Riforma 1.2 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)
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Esg - Rendicontazione di sostenibilità, gli obblighi Ue e nazionali per la trasparenza delle imprese
Determinate imprese sono obbligate a fornire periodicamente informazioni relative all'impatto delle proprie attività sull'ambiente e sulla società. Tale obbligo, storicamente adempiuto attraverso il "bilancio di sostenibilità", è stato ampliato dalla "direttiva Csrd" (Corporate Sustainability Reporting Directive), in Italia recepita con il Dlgs 125/2024, che ha introdotto al suo posto la nuova "rendicontazione di sostenibilità". Di conseguenza, a partire dal 2025, le aziende già obbligate all'eco-bilancio devono fornire informazioni più dettagliate, elaborando e pubblicando annualmente un report basato sui cd. parametri "Esg" (Environmental, Social, Governance). Inoltre, dal 2028 anche molte imprese attualmente non tenute all'adempimento (come le grandi società non quotate) dovranno presentare annualmente i dati sugli aspetti ambientali, sociali e di governance. Dal 2029 sarà la volta delle Pmi quotate. Nel Dossier l'analisi delle nuove regole. Il documento è aggiornato al via libera di metà novembre 2025 del Parlamento Ue sulla proposta di restyling degli obblighi di rendicontazione
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Il "whistleblowing" in materia di reati ambientali e sicurezza sul lavoro
La panoramica della disciplina nazionale sulla protezione dei soggetti che segnalano reati o irregolarità di cui sono venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro, con particolare attenzione alle violazioni in materia ambientale e di sicurezza sul lavoro. Aggiornata allo schema di Linee guida per le segnalazioni "interne" sottoposto a consultazione pubblica dall'Anac il 7 novembre 2024