Approvata dal Parlamento Ue il 27/2/2024 la proposta di regolamento che fissa obblighi progressivi di ripristino degli habitat europei, con priorità di intervento per gli habitat della rete "Natura 2000".
La proposta di regolamento "sul ripristino della natura", che ora passa nelle mani del Consiglio Ue, impone dunque agli Stati membri l'adozione delle misure di ripristino necessarie a riportare in buono stato entro il 2030 il 30% degli habitat terrestri e marini attualmente degradati (percentuale che dovrà passare al 60% entro il 2040 e al 90% entro il 2050). Misure che dovranno essere specificamente identificate dagli Stati all'interno di Piani nazionali di ripristino e che “se del caso e fino al 2030” dovranno essere prioritariamente volte al ripristino degli habitat situati nei siti Natura 2000.
Il tutto in linea con gli obiettivi del Green deal europeo e con l'esigenza di contrastare la perdita di biodiversità e il degrado degli ecosistemi Ue che si trovano all'interno e all'esterno delle aree protette e che oggi colpisce oltre l'80% degli habitat europei.
Nella proposta, che si pone l'obiettivo di ripristinare tutti gli ecosistemi degradati entro il 2050, anche la previsione di misure di ripristino specifiche degli ecosistemi urbani, forestali e agricoli (ulteriori a quelle previste per gli habitat di cui all'allegato I del regolamento), fatto salvo, per il settore agricolo, il potere della Commissione Ue di sospensione temporanea degli obblighi qualora si verifichino eventi imprevedibili ed eccezionali che compromettano la produzione alimentare dell'Unione.
Documenti di riferimento
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Direttiva Consiglio Cee 92/43/Cee
Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (cd. "direttiva habitat")
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Disciplina Habitat, "Vinca" e tutela della biodiversità tra norme Ue e nazionali
Determinate zone terrestri o acquatiche (cd. habitat) sono oggetto di una particolare tutela giuridica. Ai fini della loro conservazione, disposizioni normative sia internazionali che nazionali pongono precise regole per assicurarne la protezione dalle attività socio-economiche umane. Tra tali disposizioni vi sono quelle che impongono di sottoporre piani e progetti che possono produrre nei loro confronti effetti negativi ad una preventiva valutazione di incidenza (cd. "Vinca"). Nell'approfondimento, l'analisi delle disposizioni europee (direttiva 92/43/Cee) e nazionali (Dpr 357/1997) di interesse, nonché il connesso apparato sanzionatorio. Il contributo è aggiornato alla giurisprudenza dell'ottobre 2024 sul regime di tutela previsto per i Siti di importanza comunitaria (Sic)
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Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 2024/1991/Ue
Ripristino della natura