Transizione energetica: come superare il problema delle materie critiche
Un convegno del Coordinamento Free fa il punto della situazione sul ruolo cruciale delle materie prime critiche per l’innovazione tecnologica, ecologica ed energetica. Un focus sul Litio.
In occasione del convegno del Coordinamento Free, che si è tenuto il 13 marzo a Roma, l’associazione fa il punto della situazione sulle materie prime critiche e sugli scenari, in ambito europeo e italiano, che cambiano a seconda delle scelte geopolitiche.
In sintesi il convegno "La sfida dei CRM e l’European critical raw materials act" ha messo a fuoco la dipendenza da queste risorse scarse e le sfide significative a cui le istituzioni sono chiamate a rispondere. In particolare, l’attuale concentrazione geografica delle opportunità di approvvigionamento, con Paesi come la Cina che dominano il mercato di molte di queste materie, solleva una serie di questioni di sicurezza energetica e di sostenibilità della transizione. La soluzione a queste criticità viene individuata nella ricerca di nuovi giacimenti di approvvigionamento, nel miglioramento delle tecniche di riciclaggio dei materiali critici e, soprattutto, all’innovazione tecnologica che punta all'utilizzo di materiali più largamente diffusi in modo da avere catene di approvvigionamento più diversificate e resilienti.
G.B. Zorzoli, già presidente e cofondatore del Coordinamento FREE, ha messo in evidenza lo scopo dell’iniziativa del coordinamento FREE, ovvero “sensibilizzare su un tema che sta diventando decisivo per il processo di decarbonizzazione, cioè fare il punto sulle materie critiche che oggi rappresentano un potenziale problema sia per la transizione energetica che per altri settori strategici, in termini di disponibilità e di costo”. Zorzoli ha anche sottolineato che “il convegno ha messo in luce che la criticità dei materiali è una definizione volatile. Infatti cambia a seconda delle scelte geopolitiche che vengono effettuate e a seconda dello sviluppo delle differenti tecnologie”.
Nel corso della mattinata è stato anche fatto il punto sulle politiche comunitarie e sui programmi per ridurre la dipendenza dai materiali critici attraverso tre filoni principali:
• il riciclo e riuso dei materiali o dei componenti che contengono dei materiali critici;
• lo sviluppo delle tecnologie alternative che riducono o azzerano il ricorso ai materiali critici;
• l'attività mineraria di estrazione dei materiali nei paesi occidentali e in particolare all’interno dell'unione Europea.
Tra i relatori del convegno, oltre a G.B. Zorzoli (Coordinamento Free), che ha introdotto la discussione, hanno partecipato anche Matteo di Castelnuovo (Presidente Aiee, Bocconi, OIMCE) che ha tracciato il quadro di riferimento Comunitario, Alicia Mignone (Former Chair of the IEA Committee on Energy Research and Technology) che ha approfondito le definizioni e le valutazioni delle Materie Prime Critiche, sottolineando il differente approccio dell’Europa rispetto a quello americano, Nunzia Bernardo (RSE), che ha descritto il contesto europeo e italiano circa le Materie Prime Critiche e il ruolo della ricerca svolta da RSE e Attilio Piattelli (presidente del Coordinamento FREE) che ha concluso il dibattito.
Il convegno ha dedicato un focus al Litio, materiale che è più strategico che critico. Sono state messe in evidenza le opportunità derivanti dall’estrazione del Litio dai siti geotermici soprattutto in un panorama come quello dell'Italia che è ricco di giacimenti geotermici che contengono Litio estraibile con basso impatto ambientale rispetto alle altre modalità di estrazione mineraria.
Attilio Piattelli, presidente del Coordinamento FREE, nelle sue conclusioni ha ricordato che "i materiali sono critici in misura differente a seconda delle differenti applicazioni tecnologiche. Anzi, lo sviluppo delle tecnologie digitali sta causando una crescita della domanda dei materiali critici comparabile se non maggiore di quella dovuta dai processi di decarbonizzazione. In quest’ambito ci sono studi sia da parte del OIMCE (Osservatorio Italiano Materie Critiche Energetiche), di cui FREE fa parte, che del RSE, ma un ruolo fondamentale dovrà averlo anche la politica dalla quale ci aspettiamo decisioni puntali in materia affinché si possa rispondere a queste sfide in maniera rapida e coerente con i tempi attesi per la decarbonizzazione".
La registrazione integrale del convegno è disponibile nel nostro canale YouTube al link: https://youtu.be/iG5Eg7JvWd8.
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Presentato dalla Commissione europea il 16 marzo 2023 - Posizione del Consiglio Ue del 30 giugno 2023 - Posizione del Parlamento europeo del 14 settembre 2023 - Accordo provvisorio sul testo tra Parlamento e Consiglio Ue del 13 novembre 2023 - Approvata in via definitiva dal Parlamento Ue il 12 dicembre 2023 - In attesa del via libera del Consiglio Ue