Fotovoltaico nelle Marche, una legge regionale sulle aree idonee

Con l’obiettivo di tutelare il paesaggio, le tradizioni agricole e promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, la legge regionale n. 4/2024 individua aree con indicatori di idoneità e presunta non idoneità alla realizzazione di impianti fotovoltaici.

La norma della Regione Marche, in attesa delle norme nazionali sulle aree idonee, nasce dall’esigenza di contemperare i diversi interessi coinvolti nell’installazione degli impianti fototovoltaici, agrivoltaici e flottanti o galleggianti. Data la presenza sul territorio di un numero consistente di siti di eccellenza ambientale, la legge regionale ha dunque individuato un elenco di indicatori di presuntiva non idoneità delle aree. 

Oltre ai siti presenti nella lista del Patrimonio mondiale Unesco, tra le zone presuntivamente non idonee ci sono anche le aree agricole con produzioni agricole-alimentari di qualità. Gli Enti competenti valuteranno le istanze di insediamento degli impianti. Nel caso di impianti agrivoltaici, il progetto sarà corredato da una relazione agronomica che faccia riferimento alla produttiva del suolo, sia prima che dopo l’installazione dell’impianto.

Tra le aree con indicatori di idoneità ci sono i terreni agricoli abbandonati o incolti, non destinati a uso produttivo da almeno dieci annate agrarie. Sono considerate idonee anche le aree interessate da discariche o i siti dove sono già installati impianti della stessa tipologia dei progetti da valutare.