Sardegna: le reazioni delle associazioni alla moratoria della Regione sulle rinnovabili
Approvato dalla Giunta regionale il disegno di legge sulle rinnovabili: per le associazioni si tratta di una moratoria che bloccherà impianti e sistemi di accumulo favorendo le fonti fossili.
L'Anev (Associazione nazionale energia del vento) dichiara di essere pronta ad opporsi a quello che considera l'ennesimo tentativo di bloccare le fonti rinnovabili e gli accumuli. Per l'Associazione, che rappresenta oltre 100 aziende del comparto eolico nazionale in Italia e all’estero, il testo approvato dalla Giunta è in contrasto con le norme comunitarie e nazionali. Le disposizioni — si legge nel comunicato – non solo vietano la realizzazione di nuovi impianti di produzione e accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili che incidono direttamente sull’occupazione di suolo, ma si applicheranno alle procedure di autorizzazione o concessione in corso.
Il timore per le numerose richieste di connessione alla rete di impianti rinnovabili ricevute dalla Regione, non possono giustificare una moratoria regionale per le rinnovabili. Lo afferma in un comunicato l’alleanza Sardegna Rinnovabile (di cui fanno parte Greenpeace Italia, Legambiente, Kyoto Club, WWF Italia). Le associazioni chiedono alla Regione di voler costruire, insieme ad altri soggetti, modalità partecipate per la realizzazione di impianti rinnovabili in linea con l'ambiente e il territorio, senza pregiudicare le fonti rinnovabili, al fine di migliorare l’accettabilità sociale degli impianti, la qualità dei progetti e la loro localizzazione.
Il testo approvato il 30 aprile dalla Giunta dovrà passare dal Consiglio.
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