"Ripristino della natura", sprint finale per le regole Ue
Con il voto del Consiglio Ue del 17 giugno 2024 si è chiuso l'iter di approvazione del regolamento che impegna gli Stati a precisi obblighi di riparazione degli habitat degradati entro il 2050.
Il provvedimento, già approvato dal Parlamento europeo il 27 febbraio 2024, sarà ora pubblicato in Gazzetta ufficiale Ue per entrare in vigore direttamente in tutti gli Stati membri 20 giorni dopo la sua pubblicazione. Il provvedimento rafforza le misure di tutela degli ecosistemi delle direttive 2009/147/Ce (Uccelli) e 92/43/Cee (Habitat) che già salvaguardano oltre 2 000 specie e aree naturali. Un intervento reso necessario dal costante deteriorarsi degli habitat naturali.
Il regolamento stabilisce per i vari ecosistemi terresti, marini, urbani, agricoli, precisi obblighi di ripristino del buono stato in capo agli Stati membri da attuare entro le scadenze del 2030, 2040 e 2050 verso un obiettivo finale di un ripristino quasi totale degli habitat degradati. Previste anche misure di salvaguardia degli "impollinatori". Gli Stati dovranno monitorare il territorio, individuare le misure di ripristino necessarie per il raggiungimento degli obiettivi e indicarle in un Piano nazionale di ripristino da presentare alla Commissione europea. Il Piano una volta valutato ed eventualmente "corretto" sarà pubblicato dagli Stati che si impegnano ad attuarlo informando la Commissione europea sullo stato di attuazione.
Documenti di riferimento
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Direttiva Consiglio Cee 92/43/Cee
Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (cd. "direttiva habitat")
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Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 2024/1991/Ue
Ripristino della natura