Ispezioni in azienda, meno controlli per imprese "Esg"
Fissati dal Dlgs 103/2024 i principi che le Amministrazioni pubbliche devono rispettare per le ispezioni nelle aziende, con controlli meno stringenti soprattutto per le imprese con certificazioni riconducibili ai criteri "Environmental, social and governance".
Il provvedimento, in vigore dal 2 agosto 2024, attua la legge 118/2022 ("Legge sulla concorrenza 2021") fissando le regole cardine che le Amministrazioni preposte ai controlli, anche ambientali e in materia di sicurezza sul lavoro, devono osservare nel loro rapporto con le aziende. Il Dlgs 103/2024 alleggerisce gli oneri per le aziende sotto ispezione. Il controllore pubblico non potrà chiedere documenti che già possiede, dovrà avvisare l'impresa 10 giorni prima e se il controllo è andato bene, uno dello stesso tipo non potrà avvenire per almeno 10 mesi. Sono vietati controlli in contemporanea da parte di Enti diversi a meno che non si siano accordati per un'ispezione comune.
I controlli sono programmati tenendo conto del "fattore di rischio" delle imprese. Pertanto sarà utile per le aziende approfittare della possibilità offerta dalla normativa di chiedere e ottenere da appositi Enti di certificazione un "Report di basso rischio", un certificato che dimostra l'attendibilità dell'azienda di fronte all'Ente di controllo. Tra gli elementi per capire se una società è a rischio basso, il possesso di almeno una certificazione del sistema di gestione, o di altre certificazioni riconducibili ai principi Esg (Environmental, social and governance), nonché gli esiti (positivi) di controlli subiti negli ultimi 3 anni.
Previsto infine un meccanismo di estinzione delle sanzioni amministrative pecuniarie fino a 5.000 euro se l'impresa adempie alle prescrizioni imposte dall'Ente di controllo.
Documenti di riferimento
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Esg - Rendicontazione di sostenibilità, gli obblighi Ue e nazionali per la trasparenza delle imprese
Determinate imprese sono obbligate a fornire periodicamente informazioni relative all'impatto delle proprie attività sull'ambiente e sulla società. Tale obbligo, storicamente adempiuto attraverso il "bilancio di sostenibilità", è stato ampliato dalla "direttiva Csrd" (Corporate Sustainability Reporting Directive), in Italia recepita con il Dlgs 125/2024, che ha introdotto al suo posto la nuova "rendicontazione di sostenibilità". Di conseguenza, a partire dal 2025, le aziende già obbligate all'eco-bilancio devono fornire informazioni più dettagliate, elaborando e pubblicando annualmente un report basato sui cd. parametri "Esg" (Environmental, Social, Governance). Inoltre, dal 2028 anche molte imprese attualmente non tenute all'adempimento (come le grandi società non quotate) dovranno presentare annualmente i dati sugli aspetti ambientali, sociali e di governance. Dal 2029 sarà la volta delle Pmi quotate. Nel Dossier l'analisi delle nuove regole. Il documento è aggiornato al via libera di metà novembre 2025 del Parlamento Ue sulla proposta di restyling degli obblighi di rendicontazione
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La mappa dedicata alla normativa su auto-dichiarazioni, attestazioni e certificazioni (volontarie o obbligatorie) relative alla sostenibilità ambientale di organizzazioni, processi e prodotti. Costantemente aggiornata alle novità di settore. Tra cui quelle relative alla rendicontazione di sostenibilità delle imprese (fondata sui fattori “Esg“), alle certificazioni ed etichettature verdi, al greenwashing ed alla tutela dei consumatori
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Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 - Stralcio - Misure in materia di rifiuti, concessioni demaniali, energie rinnovabili, servizi pubblici locali
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Il Dlgs 103/2024, in vigore dal 2 agosto 2024, introduce principi di trasparenza e semplificazione nelle attività di controllo effettuate dalle Autorità competenti sulle imprese ai sensi delle normative di settore, tra cui quelle ambientali e sulla sicurezza sul lavoro. Il nuovo provvedimento prevede la possibilità per le aziende dotate di certificazioni (anche riconducibili ai principi di sostenibilità Esg - Environmental, social and governance) di ottenere un Report di "rischio basso" e limitare la frequenza di ispezioni. Lo stesso decreto, infine, introduce un meccanismo estintivo per determinati illeciti amministrativi, dal quale sono però esclusi quelli relativi alla violazione di regole antinfortunistiche. L'approfondimento affronta le nuove norme ed offre una panoramica degli altri meccanismi di estinzione degli illeciti in materia ambientale e della sicurezza del lavoro già previsti dall'Ordinamento giuridico. La disamina è aggiornata alle indicazioni delle Linee guida Snpa sull'estinzione delle contravvenzioni ambientali pubblicate il 23 settembre 2024
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Semplificazione dei controlli anche ambientali sulle imprese - Report di rischio illeciti - Valenza positiva di certificazioni anche riconducibili ai principi Esg (Environmental, social, governance) - Procedimento di estinzione di alcuni illeciti amministrativi - Interpello su obblighi ed adempimenti relativi ai controlli
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Question time - Ispezioni ambientali in azienda (Diritti e doveri delle parti)
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