Via statale su impianto eolico: in Sicilia prevale il ruolo dell’amministrazione locale
Milano, 3 settembre 2024 - 01:00

Via statale su impianto eolico: in Sicilia prevale il ruolo dell’amministrazione locale

La partecipazione dell'Autorità amministrativa regionale al procedimento di Via statale non pregiudica la competenza del Ministero dell’ambiente anche se l’impianto è finanziato dal Pnrr.

Lo ha deciso il Consiglio di Giustizia amministrativa della Regione Sicilia con la sentenza n. 677 del 22 agosto 2024 in merito alla procedura autorizzativa di un impianto eolico costituito da 10 aerogeneratori, di potenza unitaria pari a 6 MW, e da realizzare in un territorio che comprende 3 province.

In Sicilia ai fini del rilascio del provvedimento unico (articolo 27 del Dlgs 152/2006) nell’ambito del procedimento di valutazione di impatto ambientale statale (articoli 24 e 25 del Dlgs 152/2006), è prevista la partecipazione dell'Assessorato regionale dei beni Culturali e dell'Identità Siciliana. Per i giudici amministrativi, le norme di rango costituzionale che tutelano l’autonomia siciliana stabiliscono la partecipazione dell’amministrazione regionale al posto del Ministero della Cultura (ex Dpr 30 agosto 1975 n. 637). Mentre la competenza sulla decisione finale resta comunque allo Stato (Ministero dell’Ambiente) con l’eventuale coinvolgimento del Consiglio dei Ministri.

La competenza dell’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana in tema di tutela del paesaggio e dei beni di interesse archeologico non viene meno neppure se il progetto, come l’impianto eolico in questione, rientra tra le opere finanziate dal Pnrr. La legge che ha istituito presso il Ministero della Cultura la Soprintendenza Speciale per il Pnrr non può infatti legittimare l’accentramento di competenze costituzionalmente decentrate, come quelle conferite all'amministrazione regionale siciliana.

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