Cer e accesso ai mercati elettrici: in corso verifiche della Commissione Ue
La Commissione europea continua a seguire gli sviluppi sull’applicazione delle norme per garantire anche in Italia che le comunità di energia rinnovabile abbiano accesso diretto a tutti i mercati elettrici.
Lo dichiara la Commissione europea rispondendo in data 17 settembre 2024 all’interrogazione di alcuni parlamentari italiani in Ue del gruppo The Left. I deputati al Parlamento europeo Dario Tamburrano (estensore e primo firmatario), Mario Furore, Valentina Palmisano e Gaetano Pedullà, tutti del Movimento 5 Stelle, citando il rapporto Acer 2023 sulle barriere al demand response, lamentano che il quadro regolatorio italiano impedisce alle comunità energetiche l’accesso al mercato di dispacciamento.
Secondo i dati del rapporto Acer (Agenzia dell’Ue per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia), in Italia le comunità energetiche rinnovabili sono state escluse dalle risorse distribuite nel 2022. Lo stesso rapporto ricorda che la situazione dovrebbe cambiare nel 2025. Dal primo gennaio del prossimo anno entrerà infatti in vigore il Testo integrato del Dispacciamento elettrico (Tide) con cui l’Arera ha gettato le basi per un uso efficiente e sostenibile delle risorse disponibili per promuovere l’energia, garantendo imparzialità e trasparenza nell’erogazione del servizio di dispacciamento.
E nel frattempo? "Considerata l’impossibilità da parte delle Cer di accedere al mercato di dispacciamento", i deputati hanno chiesto, con interrogazione scritta, se la Commissione ritiene che l'Italia abbia attuato adeguatamente le norme l’articolo 16 della direttiva 2019/944 e l’articolo 22 della direttiva 2018/2001, e quali azioni intende intraprendere per garantire la partecipazione ai meccanismi di flessibilità, anche mediante aggregazione.
La Commissione nella sua risposta ricorda che dal primo gennaio 2025 in Italia entreranno un vigore le norme dell’Arera sul dispacciamento “con l'obiettivo di attuare meccanismi di incentivazione per chi contribuisce alla flessibilità del sistema e permettere l'accesso a un maggior numero di partecipanti, comprese le comunità di energia rinnovabile e le comunità energetiche dei cittadini”. La stessa dichiara che continuerà a seguire questi sviluppi per garantire il rispetto pieno delle norme comunitarie citate, compreso il regolamento 2019/943 sul mercato interno dell’energia elettrica.
Intanto la Commissione, dal 5 settembre 2024, ha dato il via alla consultazione pubblica per avviare il processo di elaborazione di un nuovo codice di rete in materia di gestione della domanda di energia, con l’obiettivo di chiarire ulteriormente responsabilità e procedure per tutti i partecipanti al mercato. La consultazione chiude il 31 ottobre 2024.
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