Rinnovabili: l'Ue mette in mora l'Italia
Milano, 27 settembre 2024 - 01:00

Rinnovabili: l'Ue mette in mora l'Italia

C’è anche l’Italia tra gli Stati Ue invitati dalla Commissione a recepire le norme per accelerare le procedure di autorizzazione dei progetti di energia rinnovabile.

La Commissione europea comunica di avere avviato la procedura di infrazione nei confronti di 26 Stati dell'Unione europea che non hanno ancora recepito integralmente le disposizioni introdotte dalla direttiva 2023/2413/Ue (Red III), relative alla semplificazione e accelerazione delle procedure autorizzative.

Anche lo Stato italiano non ha recepito integralmente, entro il primo luglio 2024, le modifiche apportate alla direttiva 2018/2001, tra cui l’individuazione di limiti temporali per la concessione delle autorizzazioni, dovendo anche considerare “di interesse pubblico prevalente” i progetti di energia rinnovabile e le infrastrutture di collegamento alla rete elettrica.

Gli Stati destinatari della messa in mora (tutti gli Stati Ue tranne la Danimarca, che ha recepito la normativa nei tempi stabiliti dalla direttiva) hanno ora a disposizione due mesi di tempo per rispondere e completare il recepimento delle norme.

La Commissione era già intervenuta con la raccomandazione 2024/1343/Ue a sostegno degli Stati per "il pieno e rapido recepimento della direttiva (Ue) 2023/2413 ... data l'urgenza di accelerare la diffusione dei progetti di energia rinnovabile". Nel testo della raccomandazione sono elencati, tra l'altro, una serie di orientamenti specifici sulla designazione delle zone di accelerazione per le energie rinnovabili.

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