Consiglio di Stato: sospesa parzialmente la disciplina sulle aree idonee per le rinnovabili
Con un'importante sentenza emessa ieri, il Consiglio di Stato ha accolto parzialmente l'appello di una società, sospendendo una disposizione del Dm 21 giugno 2024 ("Aree idonee"), che regola l'individuazione delle superfici idonee per l'installazione di impianti da fonti rinnovabili.
La controversia ruota attorno al Dm 21 giugno 2024 (attuativo del Dlgs 199/2021) che individua le aree idonee e non idonee per l'installazione di impianti da fonti rinnovabili. In particolare, la norma impugnata (articolo 7, comma 2, lettera c) attribuisce alle Regioni la facoltà di escludere alcune aree già classificate come idonee dalla normativa nazionale, creando potenzialmente disparità territoriali e ritardi nei progetti di ripotenziamento eolico.
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso, riconoscendo la fondatezza delle sue motivazioni. In particolare, il giudice ha rilevato che l'articolo 7, comma 2, lettera c) del decreto ministeriale impugnato potrebbe non essere conforme alla disciplina nazionale stabilita dal Dlgs 199/2021.
Di conseguenza, il Consiglio di Stato ha disposto la sospensione della norma contestata, limitandola alla possibilità per le Regioni di derogare alla lista di aree idonee prevista dal decreto legislativo. Tale sospensione avrà efficacia fino alla pubblicazione della sentenza di merito, fissata per febbraio 2025.
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