Via: in vigore la nuova disciplina per le rinnovabili
Chi propone un progetto Fer dovrà dimostrare la legittima disponibilità dell’area in cui realizzarlo, a qualunque titolo, compresa la procedura per la pubblica utilità ai fini dell’esproprio.
È in vigore dal 17 dicembre 2024 la legge di conversione del Dl 153/2024, noto come "Dl ambiente", che ha introdotto una corsia preferenziale per i procedimenti di valutazione ambientale dei progetti di impianti rinnovabili.
Tra le modifiche apportate al "Dl ambiente" dalla legge di conversione, la n. 191/2024, si segnala quella sulla disponibilità dell'area. Il nuovo comma 2 dell’articolo 1 del "Dl ambiente" precisa che la dichiarazione attestante la legittima disponibilità della superficie deve essere resa dal proponente per i progetti di produzione energetica da fonte fotovoltaica, solare termodinamica, a biomassa o biogas e anche per la produzione di biometano, ferme restando la pubblica utilità e le procedure conseguenti per le opere connesse.
Il proponente del provvedimento di Via (ex articolo 25 del Dlgs 152/2006), ai fini della valutazione degli impatti ambientali da parte dell’autorità competente, dovrà allegare la dichiarazione che dimostri, a qualunque titolo, la disponibilità dell’area su cui realizzare l’impianto. Con la modifica introdotta dalla legge n. 191/2024, c’è un esplicito riferimento anche agli interventi di pubblica utilità, con cui si attiva la procedura espropriativa delle aree interessate, che non richiede dunque in via preventiva la disponibilità dell’area.
Si ricorda che dal 30 dicembre 2024 entrerà in vigore il Testo Unico rinnovabili (Dlgs 190/2024), che riorganizza i procedimenti autorizzativi per gli impianti Fer e introduce importanti semplificazioni. Il Testo unico abroga una serie di disposizioni tra cui l’articolo 12 del Dlgs 387/2003, che al comma 4-bis ammetteva già la procedura espropriativa per pubblica utilità (e le procedure per le opere connesse) oltre alla disponibilità del suolo, per la realizzazione di impianti alimentati a biomassa, biogas e biometano, di nuova costruzione, e fotovoltaici.
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