Aree non idonee alle Fer nei Regolamenti comunali

Lo ha deciso il Tar Lombardia, con la sentenza n. 3464/2024, in merito al ricorso presentato da una società che aveva inoltrato un’istanza di procedura abilitativa semplificata (Pas) per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di 4,3 MW su terreni a destinazione agricola.

Il Comune rigettava l’istanza richiamando il Regolamento edilizio con cui sono stati individuati una lunga lista di aree non idonee e una serie di stringenti condizioni progettuali. Per i giudici amministrativi lombardi si tratta di limiti eccessivi — dettati da una disciplina in contrasto con i contenuti e le finalità del Dlgs 199/2021 e delle fonti regionali — che introducono criteri esorbitanti rispetto alle competenze proprie dell’ente locale.

L’unico margine discrezionale concesso all’amministrazione comunale attiene alla possibilità di introdurre una regolamentazione prettamente edilizia relativa ad aspetti costruttivi, escludendo la previsione di criteri ostativi all’insediamento degli impianti di energia rinnovabili.

Per il Tar sono invece legittime le previsioni del Regolamento comunale sull’adozione delle misure di mitigazione, anche nelle aree idonee ex lege, con l’obiettivo di ridurre l’impatto dell’opera sul territorio, non aggravandone le condizioni ed evitando l’ulteriore compromissione del sito.