Utilizzo materiali circolari, Italia tra Paesi Ue più virtuosi
Secondo l'analisi della Cassa depositi e prestiti (Cdp) diffusa il 6 febbraio 2025, l'Italia è uno dei Paesi più "green" dell'Unione, con un tasso di utilizzo dei materiali circolari di oltre il 20%, il doppio della media Ue.
Il valore del "circular material use rate" si calcola dividendo i rifiuti riciclati, più quelli esportati e meno quelli importati, per l'uso totale dei materiali. In base all'Istituzione finanziaria, con il 20,8% rispetto alla media europea dell'11,8% l'Italia è tra i Paesi più virtuosi nella transizione verso una economia circolare.
Secondo l'analisi dell'Istituto, nel 2024 quasi la metà delle imprese italiane ha adottato almeno una pratica di economia circolare, essenzialmente di riciclo (nel quale l'Italia primeggia nella Ue). Meno praticato il riutilizzo – che però è in crescita – mentre non decolla la riparazione (adottata solo dall'8% delle imprese). La direttiva sul diritto alla riparazione potrebbe aiutare a migliorare le cose. Il rapporto evidenzia come azioni imprenditoriali incentrate sulla progettazione del prodotto sono adottate da 2 imprese su 5. Ben prima che arrivino regole ecodesign Ue, nel settore dell'arredo si stanno già impiegando pratiche circolari, facendo leva in particolare sul design modulare e l'impiego di materiali riciclabili o riciclati.
Dall'analisi emerge che la diffusione di "pratiche circolari" in Italia è dovuta alla consapevolezza delle imprese del ritorno economico favorevole (più generazione di cassa, minore ricorso all'indebitamento e maggiore capacità di coprire i costi del debito). Ma occorre, conclude il documento della Cassa depositi e prestiti, aumentare gli investimenti verso le piccole e medie imprese, tessuto portante dell'economia italiana.
Maggiori informazioni: il brief di Cassa depositi e prestiti
Documenti di riferimento
-
Economia Circolare (in evidenza: Clean industrial deal - Ecodesign - Epr - Pnrr)
Lo spazio dedicato alle disposizioni Ue e nazionali per la promozione dell'ideale sistema economico nel quale - come in natura - nulla si perde e tutto si trasforma. Con il quadro ragionato delle strategie e dei provvedimenti generali di riferimento. Dal "Green Deal" al "Clean industrial deal". Dalle regole per la progettazione ecosostenibile dei prodotti a quelle sulla "responsabilità estesa del produttore" del prodotto (cd. "Epr"). Lo spazio è arricchito con le norme del Piano nazionale di ripresa e resilienza ("Pnrr"), che prevedono riforme legislative ed interventi finanziari di supporto allo sviluppo del nuovo sistema economico
-
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 2024/1781/Ue
Progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili - Abrogazione della direttiva 2009/125/Ce
-
Progettazione ecocompatibile dei prodotti, il complesso delle disposizioni eurounitarie e nazionali
In un'ottica di economia circolare, l'Unione europea ha fin dal 2009 adottato norme sulla progettazione sostenibile dei beni. Trattasi di norme che obbligano i produttori a fabbricare determinate categorie di oggetti secondo precisi standard di settore volti alla tutela dell'ambiente. E che obbligano anche gli altri soggetti della filiera, come i distributori, ad adempimenti connessi. Le norme europee hanno dapprima riguardato solo beni energivori, come gli elettrodomestici. Con il nuovo regolamento 2024/1781/Ue, vigente da luglio 2024, gli obblighi di ecodesign si applicano invece a tutte le categorie di prodotti per le quali l'Ue stabilisce delle specifiche tecniche di dettaglio. Nel Dossier, il quadro dell'evoluzione normativa in corso, l'esame dei relativi provvedimenti di settore, un focus sul regime transitorio. Aggiornato alle nuove regole di progettazione ecocompatibile per gli alimentatori esterni e i caricabatterie in vigore dal dicembre 2025.
-
Direttiva Parlamento europeo e Consiglio Ue 2024/1799/Ue
Norme comuni sul diritto alla riparazione dei beni ai sensi della normativa europea sulla progettazione sostenibile
-
Prodotti tessili e sostenibilità, le regole dell'Unione europea e quelle nazionali
Il punto sulle norme sia in vigore che in corso di approvazione aventi la finalità di alleggerire l'impatto dei prodotti tessili sull'ambiente. Aggiornato al regolamento 2024/1781/Ue sulla progettazione eco-compatibile dei prodotti, in vigore dal 18 luglio 2024 e ai nuovi obblighi europei per i produttori di prodotti tessili vigenti dal 16 ottobre 2025