Clean industrial deal, il Piano Ue per l'industria pulita
Il 26 febbraio 2025 la Commissione europea ha lanciato il "Clean industrial deal" un piano di interventi per decarbonizzare l'industria europea con aiuti di Stato, finanziamenti privati e semplificazione regole per le aziende.
Le iniziative sono contenute nella comunicazione Commissione Ue 26 febbraio 2025, con la quale è stato annunciato il Piano per l'industria pulita. In primo luogo sarà adottato un nuovo "Quadro di aiuti di Stato per il Clean industrial deal" ("Clean Industrial Deal State Aid Framework"). Consentirà un'approvazione semplificata e più rapida degli aiuti di Stato per la decarbonizzazione previsti dai Paesi europei.
Sarà poi rafforzato il Fondo per l'innovazione e verrà proposta una "Banca per la decarbonizzazione industriale", che avrà una dote di 100 miliardi di euro. Infine è intenzione della Commissione Ue modificare il regolamento 2021/523/Ue che ha istituito il fondo InvestEU per coprire i rischi corsi dai partner finanziari (in Italia, ad esempio, Cassa depositi e prestiti) che erogano risorse alle imprese. Questo consentirà di mobilitare fino a 50 miliardi di euro di investimenti privati e pubblici anche nei settori della tecnologia pulita e della riduzione dei rifiuti.
Accanto alle misure di aiuti economici pubblici e attrazione dei finanziamenti privati ci sono modifiche al quadro autorizzatorio e regolatorio. Obiettivo è abbattere burocrazia e oneri per le imprese. Si tratta di future proposte legislative sulla decarbonizzazione dell'industria, la cessazione della qualifica di rifiuto (End of waste), la responsabilità estesa del produttore (Epr), nonché una riforma degli appalti pubblici.
Documenti di riferimento
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Economia Circolare (in evidenza: Clean industrial deal - Ecodesign - Epr - Pnrr)
Lo spazio dedicato alle disposizioni Ue e nazionali per la promozione dell'ideale sistema economico nel quale - come in natura - nulla si perde e tutto si trasforma. Con il quadro ragionato delle strategie e dei provvedimenti generali di riferimento. Dal "Green Deal" al "Clean industrial deal". Dalle regole per la progettazione ecosostenibile dei prodotti a quelle sulla "responsabilità estesa del produttore" del prodotto (cd. "Epr"). Lo spazio è arricchito con le norme del Piano nazionale di ripresa e resilienza ("Pnrr"), che prevedono riforme legislative ed interventi finanziari di supporto allo sviluppo del nuovo sistema economico
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Comunicazione Commissione Ue 26 febbraio 2025
Il "Clean industrial deal": una tabella di marcia comune per la competitività e la decarbonizzazione
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Dal Green deal al Clean industrial deal, le azioni Ue per decarbonizzare l'economia
L'Unione europea ha avviato un percorso verso la decarbonizzazione. Con il Green deal ha definito gli obiettivi generali di sostenibilità e neutralità climatica. Con il Clean industrial deal si focalizza ora sul rafforzamento della competitività industriale "verde". Nel Dossier l'analisi del percorso, degli atti e delle conseguenze che le strategie hanno sulle imprese. Il contributo è aggiornato al nuovo Piano europeo sulle materie prime critiche e alla connessa proposta di regolamento di modifiche mirate alla regolamentazione Ue in materia, presentati nel dicembre 2025.
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Comunicazione Commissione Ue 11 febbraio 2025
Programma di lavoro della Commissione Ue per il 2025
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Comunicazione Commissione Ue 29 gennaio 2025
Bussola per la competitività dell'Ue
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Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 2021/523/Ue
Green Deal Ue e Meccanismo per la transizione giusta verso una economia decarbonizzata - Istituzione del programma di finanziamento InvestEU
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"Bussola competitività 2025/2029" & ambiente, il programma delle iniziative Ue
Nel solco degli obiettivi ambientali fissati dal Green deal, la Commissione europea annuncia le iniziative in programma per la nuova legislatura in corso. Tali iniziative sono previste nella cd. "Bussola della competitività" che contiene numerose proposte, legislative e non, volte su competitività europea e crescita sostenibile. Tra queste, il cd. "Pacchetto omnibus" per la "semplificazione" della normativa sulla finanza sostenibile e il "Clean industrial deal", l'iniziativa sulla decarbonizzazione industriale. Il contributo è completo di un diagramma con il dettaglio di tutte le iniziative in previsione. Ed è aggiornato alla Strategia sulla bioeconomia approvata dalla Commissione europea nel novembre 2025
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I produttori di determinati beni sono destinatari, in relazione a quelli immessi sul mercato, di obblighi di ecoprogettazione, prevenzione della produzione dei rifiuti e gestione di quelli generati. Tra i soggetti interessati, vi sono i produttori di apparecchiature elettriche elettroniche, batterie, imballaggi, pneumatici. Nell'approfondimento, la panoramica delle regole previste dall'Unione europea, dal Codice ambientale nazionale (Dlgs 152/2006) e dai provvedimenti collegati. Il contributo è aggiornato alla direttiva europea del settembre 2025 che introduce gli obblighi Epr per il settore del tessile.
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Codice appalti ed ambiente, le regole verdi per partecipare alle gare pubbliche
Le imprese che intendono fornire beni e servizi alla Pubblica Amministrazione devono partecipare a procedure ad evidenza pubblica e rispettare determinati standard di sostenibilità ambientale. Le norme che regolano questi processi sono contenute nel "Codice dei contratti pubblici", recentemente aggiornato con il decreto legislativo 31 marzo 2023 n. 36, in sostituzione del Dlgs 50/2016. Nel Dossier si offre l'esame della disciplina in questione, con un focus speciale relativo ai decreti recanti i criteri ambientali minimi (cd. "Cam") che gli operatori devono osservare. Il documento è aggiornato ai nuovi importi delle soglie comunitarie degli appalti approvate dalla Commissione europea nell’ottobre 2025 e decorrenti dal 2026 e ai nuovi Cam edilizia in vigore dal 2 febbraio 2026