Rigenerazione suolo, fondi MinAmbiente ad Enti
Milano, 10 marzo 2025 - 14:33

Rigenerazione suolo, fondi MinAmbiente ad Enti

Il Ministero dell'ambiente ha assegnato ad ogni Regione i soldi per realizzare le opere di rinaturalizzazione dei suoli degradati o in via di degrado finanziate dal "Fondo per il contrasto del consumo di suolo".

Il riparto dei 160 milioni di euro di budget (spalmato negli anni 2023-2027) è stato definito dal Dm Ambiente 2 gennaio 2025, n. 2. Il decreto è stato pubblicato sul sito del Ministero dell'ambiente il 5 marzo 2025, secondo quanto comunicato dallo stesso Dicastero ambientale. Il Fondo è stato istituito dalla Legge di bilancio 2023 (legge 29 dicembre 2022, n. 197, articolo 1, comma 696). Lo scopo è quello di contrastare l'erosione del suolo libero da insediamenti.

Le proposte di intervento finanziabili dovranno riguardare operazioni di ripristino ecologico da eseguirsi su siti di proprietà pubblica, o acquisiti al demanio pubblico in città o a ridosso della stessa. I luoghi devono essere privi di ogni vincolo territoriale o urbanistico che possa impedire l'esecuzione dell'intervento. Il progetto dovrà prevedere una destinazione ad "area verde ad uso pubblico" e un vincolo di inedificabilità. Quest'ultimo è condizione di erogazione del finanziamento. Tra i criteri di valutazione delle proposte c'è anche la "significatività ambientale" dell'intervento. Si tratta della qualità e quantità di effetti benefici ambientali generati dall'intervento.

Le Regioni riceveranno dagli Enti locali le varie proposte e le vaglieranno – insieme alle Autorità di bacino e al Ministero — secondo i criteri indicati nell'allegato 2 al Dm 2/2025 in parola. Gli interventi ammessi secondo la graduatoria regionale sono programmati con uno o più accordi, definiti tra ogni Regione e il Ministero dell'ambiente. Negli accordi sono individuate le risorse da assegnare a ogni intervento, le modalità di attuazione, i soggetti pubblici competenti, nonché indicato come saranno erogate le risorse da parte delle Regioni e rendicontate le spese.

Documenti di riferimento

  • Legge 29 dicembre 2022, n. 197

    Bilancio di previsione dello Stato per il 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 (cd. "legge di Bilancio 2023") - Stralcio - Rinvio plastic tax - Incentivi per acquisto materiali riciclati - Contrasto al consumo di suolo - Livelli essenziali delle prestazioni (Lep)

  • Dm Ambiente 2 gennaio 2025, n. 2

    Criteri di riparto del Fondo per il contrasto al consumo di suolo e programmazione degli interventi

  • Riduzione del consumo di suolo tra linee guida Ue, proposte nazionali e regole regionali

    Il costante consumo del territorio da parte degli insediamenti urbani, industriali e commerciali è da tempo una preoccupazione dell'Unione europea che con la Strategia per il suolo per il 2030 ha evidenziato le misure che gli Stati dovrebbero attuare per proteggerli e ripristinarli. In Italia, nonostante i dati pubblicati ogni anno dal Sistema nazionale di protezione dell'ambiente (Snpa) sulla continua erosione del territorio libero a scapito di nuovi insediamenti, manca una legge nazionale in materia. Le Regioni, dal canto loro, hanno approvato proprie norme, ma il quadro non è omogeneo. L'Approfondimento fa il punto della situazione a livello nazionale e locale. È aggiornato al disegno di legge in corso di esame al Senato al novembre 2024. Ed all'assegnazione delle risorse statali per interventi regionali di rinaturalizzazione del suolo degradato avvenuta nel marzo 2025