Italia in ritardo sugli obiettivi di energia rinnovabile: il report di Legambiente
Legambiente ha presentato alla fiera KEY di Rimini il report "Scacco matto alle rinnovabili 2025" che evidenzia il ritardo dell'Italia nel raggiungere l'obiettivo di 80.001 MW di nuova potenza rinnovabile entro il 2030, con una previsione di slittamento al 2038.
Ad oggi, il Paese ha installato solo il 22% del totale necessario, richiedendo un'accelerazione fino a oltre 10.000 MW all'anno nei prossimi sei anni.
Le principali cause del ritardo sono l'eccessiva lentezza negli iter autorizzativi, le normative inadeguate su agricoltura e aree idonee, e l'opposizione del Ministero della Cultura. Sono 92 le storie di blocco censite da Legambiente, con 31 nuovi casi registrati nel 2024, riguardanti soprattutto impianti eolici, fotovoltaici e agrivoltaici.
A livello regionale, Valle d'Aosta, Molise, Calabria, Sardegna e Umbria risultano le più in ritardo, con stime di completamento che variano dai 45 ai 20 anni oltre il termine fissato. Il Lazio è l'unica regione che, mantenendo il ritmo attuale, potrebbe raggiungere l'obiettivo entro il 2030.
Legambiente chiede interventi urgenti per snellire le procedure burocratiche, potenziare il personale tecnico e rivedere le normative sulle aree idonee. L'associazione sottolinea l'importanza di una transizione energetica rapida per affrontare la crisi climatica, ridurre la dipendenza dal gas e favorire lo sviluppo economico e occupazionale dei territori.
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