Acciaio e metalli, Ue spinge su "circolarità"
Nel Piano d'azione su acciaio e metalli presentato il 19/3/2025 la Commissione Ue ha annunciato l'introduzione di obiettivi di riciclo ad hoc per acciaio e alluminio in settori industriali chiave e appalti verdi per spingere metalli "low carbon".
La Commissione valuterà anche se includere requisiti minimi di riciclabilità e/o contenuto riciclato per ulteriori gruppi di prodotti. Nei futuri regolamenti di progettazione sostenibile dei prodotti potrebbero essere introdotti obblighi di design che facilitino la separazione dei componenti di rame dalle frazioni di acciaio e alluminio.
Sarà inoltre valutata la possibilità di introdurre tasse o dazi all'esportazione, per mantenere la disponibilità di rottami prodotti con elevati standard ambientali e sociali nel territorio l'Unione e prevenire la potenziale "fuga" verso Paesi terzi con standard inferiori. La normativa si affiancherebbe alle esistenti norme sull'export dei rifiuti (regolamento 2024/1157/Ue) che già garantiscono che i viaggi dei rottami metallici verso Paesi extra Ue raggiungano località con elevati standard ambientali.
Infine, il futuro provvedimento normativo sulla "acceleratore della decarbonizzazione industriale" introdurrà negli appalti pubblici criteri di resilienza e sostenibilità per i prodotti europei per spingere la P.a. ad approvvigionarsi di metalli a basso contenuto di carbonio prodotti nell'Unione e sostenere il mercato di questi materiali.
Scopo del Piano d'azione europeo per acciaio e metalli è quello di aiutare due settori chiave dell'economia Ue. Il documento era stato annunciato dalla Commissione europea nella "Bussola per la competitività" (quadro dei lavori per la Legislatura Ue) e nel programma di lavoro 2025.
Documenti di riferimento
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Economia Circolare (in evidenza: Clean industrial deal - Ecodesign - Epr - Pnrr)
Lo spazio dedicato alle disposizioni Ue e nazionali per la promozione dell'ideale sistema economico nel quale - come in natura - nulla si perde e tutto si trasforma. Con il quadro ragionato delle strategie e dei provvedimenti generali di riferimento. Dal "Green Deal" al "Clean industrial deal". Dalle regole per la progettazione ecosostenibile dei prodotti a quelle sulla "responsabilità estesa del produttore" del prodotto (cd. "Epr"). Lo spazio è arricchito con le norme del Piano nazionale di ripresa e resilienza ("Pnrr"), che prevedono riforme legislative ed interventi finanziari di supporto allo sviluppo del nuovo sistema economico
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Comunicazione Commissione Ue 19 marzo 2025
Un piano d'azione europeo per l'acciaio e i metalli - Testo in inglese
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"Bussola competitività 2025/2029" & ambiente, il programma delle iniziative Ue
Nel solco degli obiettivi ambientali fissati dal Green deal, la Commissione europea annuncia le iniziative in programma per la nuova legislatura in corso. Tali iniziative sono previste nella cd. "Bussola della competitività" che contiene numerose proposte, legislative e non, volte su competitività europea e crescita sostenibile. Tra queste, il cd. "Pacchetto omnibus" per la "semplificazione" della normativa sulla finanza sostenibile e il "Clean industrial deal", l'iniziativa sulla decarbonizzazione industriale. Il contributo è completo di un diagramma con il dettaglio di tutte le iniziative in previsione. Ed è aggiornato alla Strategia sulla bioeconomia approvata dalla Commissione europea nel novembre 2025
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Comunicazione Commissione Ue 29 gennaio 2025
Bussola per la competitività dell'Ue
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Comunicazione Commissione Ue 11 febbraio 2025
Programma di lavoro della Commissione Ue per il 2025
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Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 2024/1157/Ue
Spedizioni di rifiuti - Abrogazione regolamento 1013/2006/Ce
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Progettazione ecocompatibile dei prodotti, il complesso delle disposizioni eurounitarie e nazionali
In un'ottica di economia circolare, l'Unione europea ha fin dal 2009 adottato norme sulla progettazione sostenibile dei beni. Trattasi di norme che obbligano i produttori a fabbricare determinate categorie di oggetti secondo precisi standard di settore volti alla tutela dell'ambiente. E che obbligano anche gli altri soggetti della filiera, come i distributori, ad adempimenti connessi. Le norme europee hanno dapprima riguardato solo beni energivori, come gli elettrodomestici. Con il nuovo regolamento 2024/1781/Ue, vigente da luglio 2024, gli obblighi di ecodesign si applicano invece a tutte le categorie di prodotti per le quali l'Ue stabilisce delle specifiche tecniche di dettaglio. Nel Dossier, il quadro dell'evoluzione normativa in corso, l'esame dei relativi provvedimenti di settore, un focus sul regime transitorio. Aggiornato alle nuove regole di progettazione ecocompatibile per gli alimentatori esterni e i caricabatterie in vigore dal dicembre 2025.
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Codice appalti ed ambiente, le regole verdi per partecipare alle gare pubbliche
Le imprese che intendono fornire beni e servizi alla Pubblica Amministrazione devono partecipare a procedure ad evidenza pubblica e rispettare determinati standard di sostenibilità ambientale. Le norme che regolano questi processi sono contenute nel "Codice dei contratti pubblici", recentemente aggiornato con il decreto legislativo 31 marzo 2023 n. 36, in sostituzione del Dlgs 50/2016. Nel Dossier si offre l'esame della disciplina in questione, con un focus speciale relativo ai decreti recanti i criteri ambientali minimi (cd. "Cam") che gli operatori devono osservare. Il documento è aggiornato ai nuovi importi delle soglie comunitarie degli appalti approvate dalla Commissione europea nell’ottobre 2025 e decorrenti dal 2026 e ai nuovi Cam edilizia in vigore dal 2 febbraio 2026