Fotovoltaico in area agricola con Pas: idoneità urbanistica va dimostrata ex lege

Lo ha stabilito il Tar Friuli Venezia Giulia con la sentenza n. 86/2025 decidendo in merito alla comunicazione dell'amministrazione che ha ritenuto necessaria la procedura ordinaria dell'Autorizzazione unica, al posto della Pas richiesta dal proponente di un impianto fotovoltaico.

L'insediamento di un impianto fotovoltaico con moduli a terra anche se in area idonea (ex articolo 20, comma 8, lettera c-ter) del Dlgs 199/2021) deve comunque rispettare le prescrizioni urbanistiche ed edilizie della zona. Le disposizioni introdotte con il Dlgs 199/2021, per i giudici amministrativi, sono da intendere nel senso che le aree a destinazione agricola indicate dalla norma non possono essere di per sé un ostacolo alla localizzazione di un impianto come quello in questione, ma allo stesso tempo occorre dimostrare in concreto la completa compatibilità urbanistica del progetto, nel rispetto delle previsioni del piano urbanistico, delle singole prescrizioni e dei divieti della pianificazione.

Nella specie il progetto contrasterebbe con le previsioni urbanistiche che incidono su un'area soggetta, tra l'altro, a specifiche limitazioni della stessa attività agricola, e con le norme tecniche di attuazione del piano che vietano le attività di modificazione del suolo inserite nel progetto.

La piena conformità urbanistica dell'opera, necessaria per accedere alla Pas, non può essere automatica ed astratta ma va dimostrata nelle forme di legge. Pertanto il Comune ha ritenuto necessaria l’applicazione della procedura ordinaria dell’Autorizzazione unica.