Cer in forma societaria: la Corte dei Conti sulla partecipazione dei Comuni
Milano, 7 maggio 2025 - 01:00

Cer in forma societaria: la Corte dei Conti sulla partecipazione dei Comuni

La partecipazione del Comune alla Cer costituita in forma societaria deve essere motivata analiticamente per contrastare l'inefficienza gestionale e ridurre la spesa pubblica.

Con la deliberazione n. 47/2025 la Corte dei Conti, sezione regionale della Lombardia, si è pronunciata sulla scelta di un Comune di aderire a una Cer costituita in forma societaria.

L'attività di controllo a cui è stata chiamata la Corte dei conti, con l’obiettivo di contrastare l'aumento ingiustificato del ricorso allo strumento societario da parte delle P.a., riguarda in particolare la motivazione del provvedimento comunale di acquisizione della partecipazione alla Cer costituita come società cooperativa.  

La legge, come osserva la Corte nella deliberazione, attribuisce un ruolo centrale alle pubbliche amministrazioni nella transizione energetica, tra cui la promozione delle Cer da parte dei Comuni.   

Ma il Legislatore, come riportato nel testo della deliberazione, non incentiva il ricorso al modello societario e non prevede la partecipazione necessaria dei Comuni. Le pubbliche amministrazioni possono aderire oppure no alle Cer con la differenza che nel secondo caso rinunciano all'acquisizione dei proventi erogati dal Gse, in proporzione all’energia condivisa, e all'esercizio dei diritti sociali connessi alla partecipazione.

Pertanto, l'obbligo della motivazione sull'adesione del Comune alla Cer in forma societaria deve essere adempiuto in modo analitico così da poter disvelare l'iter logico e procedimentale comprovante la ragionevolezza e la convenienza economica dell'utilizzo dello strumento societario da parte della P.a.

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