Veneto, stretta sulla plastica nel settore ittico
La Regione Veneto vieta dal 2030 la commercializzazione di contenitori di prodotti ittici realizzati in polistirene, per ridurre la diffusione di microplastiche nel mare e prevenire la produzione di rifiuti.
Lo stop alla circolazione nel mercato è stato disposto con la legge regionale 13 maggio 2025, n. 5. Riguarda i beni adoperati per il prelievo, il trasporto e la commercializzazione del pesce realizzati in polistirene, noto anche come "polistirolo", un polimero termoplastico dai molteplici usi. La normativa regionale prevede che dal 1° gennaio 2030 potranno essere venduti esclusivamente contenitori per prodotti della pesca fabbricati con materiali "sostenibili". Con tale termine la legge veneta intende sostanze che soddisfino "i criteri di sostenibilità (eco-sostenibilità) di cui al regolamento (Ue) del 13 giugno 2024, n. 2024/1781/Ue". Si tratta della disciplina sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti.
In vista del traguardo al 2030 la Regione promuove la realizzazione di questi nuovi recipienti, fatti con materiali alternativi, non frammentabili, galleggianti, idonei a venire a contatto con i prodotti alimentari, che garantiscano la sicurezza igienica e sanitaria del prodotto ittico, nonché siano tracciabili. Le regole di localizzazione saranno definite dalla Giunta regionale entro il 27 novembre 2025. Sarà anche stimolato dall'Ente regionale l'acquisto di macchinari per la pulitura o sostituzione dei nuovi contenitori green.
Le imprese che immetteranno in consumo contenitori il polistirene dopo il 1° gennaio 2030 incorreranno in una sanzione amministrativa pecuniaria da 200 a 1.200 euro. Ricordiamo che, a livello nazionale, il Dlgs 196/2021 prevede il bando dal mercato di recipienti monouso in polistirene destinati al cibo da asporto.
Documenti di riferimento
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Lr Veneto 13 maggio 2025, n. 5
Misure per favorire la sostituzione dei contenitori di prodotti ittici in polistirene con quelli in materiale sostenibile e per il contrasto della diffusione delle microplastiche nelle acque interne e marine
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Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 2024/1781/Ue
Progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili - Abrogazione della direttiva 2009/125/Ce
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Progettazione ecocompatibile dei prodotti, il complesso delle disposizioni eurounitarie e nazionali
In un'ottica di economia circolare, l'Unione europea ha fin dal 2009 adottato norme sulla progettazione sostenibile dei beni. Trattasi di norme che obbligano i produttori a fabbricare determinate categorie di oggetti secondo precisi standard di settore volti alla tutela dell'ambiente. E che obbligano anche gli altri soggetti della filiera, come i distributori, ad adempimenti connessi. Le norme europee hanno dapprima riguardato solo beni energivori, come gli elettrodomestici. Con il nuovo regolamento 2024/1781/Ue, vigente da luglio 2024, gli obblighi di ecodesign si applicano invece a tutte le categorie di prodotti per le quali l'Ue stabilisce delle specifiche tecniche di dettaglio. Nel Dossier, il quadro dell'evoluzione normativa in corso, l'esame dei relativi provvedimenti di settore, un focus sul regime transitorio. Aggiornato alle nuove regole di progettazione ecocompatibile per gli alimentatori esterni e i caricabatterie in vigore dal dicembre 2025.
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Attuazione della direttiva 2019/904/Ue sulla riduzione dell'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente (Cd. "direttiva Sup")