(ultimo aggiornamento: 17 giugno 2025 - 11:41)
Tutela delle acque, iniziative a 360 gradi dall'Ue
In arrivo fondi alle imprese che sviluppano strumenti per eliminare sostanze chimiche (come i "Pfas") dalle acque, nonché l'inserimento della valutazione dell'impatto idrico tra gli requisiti di ecodesign dei prodotti.
L'intervento per la decontaminazione delle acque dalle sostanze perfluoroalchiliche lo ha annunciato la Commissione Ue nella Strategia europea per la resilienza idrica approvata con la comunicazione 4 giugno 2025. Un documento programmatico sulle azioni – anche legislative – che l'Ue intende porre in essere per migliorare l'intero ciclo delle acque. Più tutela dell'ambiente e maggiore sicurezza per i cittadini, e un'economia dell'acqua sostenibile, resiliente, competitiva.
L'Esecutivo Ue ha affermato che entro il 2027 intende supportare una iniziativa pubblico-privata per sviluppare sistemi economicamente realizzabili per scovare ed eliminare i Pfas e le altre sostanze chimiche "per sempre" (quelle che permangono nell'ambiente a lungo). Sempre che si trovino partner privati pronti ad investire.
Entro il 2027 sarà anche rivista la direttiva quadro europea sulla strategia marina 2008/56/Ce. Inoltre nel biennio 2025-2027 la Commissione europea presenterà modifiche normative per includere l'impronta idrica nell'ecodesign dei prodotti. Anche la normativa del marchio Ue Ecolabel sarà cambiata in tal senso. Dopo il 2026 sarà inoltre messa mano al regolamento 2020/741/Ue sul riuso dell'acqua depurata in agricoltura pensando ad allargare l'utilizzo ad altri settori.
Parallelamente l'Organo Ue, sempre il 4 giugno 2025, ha emanato la raccomandazione 4 giugno 2025, n. 2025/1179/Ue, diretta agli Stati membri. Nel documento "Principi guida dell'efficienza idrica prima di tutto" viene fissato l'obiettivo di migliorare l'efficienza idrica nell'Unione di almeno il 10% al 2030. Inoltre si raccomanda agli Stati membri di fissare i propri obiettivi per l'efficienza idrica, in base alle rispettive situazioni territoriali e nazionali.
Sul risparmio idrico, infine, è intervenuta l'Agenzia Ue per l'ambiente il 4 giugno 2025 nel briefing "Water savings for a water-resilient Europe" (Risparmio idrico per un'Europa resistente all'acqua). L'Ente ha sottolineato che i settori economici che consumano più acqua sono anche quelli con il maggiore potenziale di risparmio idrico. Si tratta delle imprese di produzione di energia elettrica, dell'agricoltura, dell'industria manifatturiera. Occorre che i decisori politici li considerino prioritari nelle azioni di salvaguardia della risorsa.
Documenti di riferimento
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Acque reflue, le regole da osservare per il riutilizzo
Il riutilizzo delle acque reflue per usi irrigui, civili, industriali è disciplinato dal combinato disposto di norme sia europee che nazionali. Nell'approfondimento, il quadro delle disposizioni da osservare. Aggiornato allo schema di regolamento che rivede la disciplina nazionale sul riutilizzo delle acque affinate licenziato dal Governo nel novembre 2025
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Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 2024/1781/Ue
Progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili - Abrogazione della direttiva 2009/125/Ce
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Direttiva Parlamento europeo e Consiglio Ue 2008/56/Ce
Direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino
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Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 2020/741/Ue
Prescrizioni minime per il riutilizzo dell'acqua in agricoltura
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Direttiva Parlamento europeo e Consiglio Ue 2000/60/Ce
Quadro per l'azione comunitaria in materia di acque
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Raccomandazione Commissione Ue 2025/1179/Ue
Principi guida dell'efficienza idrica al primo posto
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Comunicazione Commissione Ue 4 giugno 2025
Strategia europea di resilienza idrica