Eolico offshore: nel 2024 installati 8 GW, ma il settore ancora non decolla

Nonostante il dato rappresenti il quarto miglior risultato annuale di sempre, segna anche una flessione del 26% rispetto al 2023, a testimonianza di un settore in crescita ma non immune da difficoltà.

Il 2024 ha comunque segnato livelli record per le aste governative, con 56 GW di nuova capacità assegnata a livello globale, e una pipeline di progetti in costruzione che ha raggiunto 48 GW. Tuttavia, il report mette in guardia: aste andate deserte, incertezze politiche – in particolare negli Stati Uniti – e colli di bottiglia nella supply chain stanno rallentando l'espansione del settore.

Il GWEC ha infatti rivisto al ribasso del 24% le previsioni a breve termine, pur confermando un outlook positivo nel medio periodo. Secondo il report, la crescita annuale dovrebbe accelerare fino a 34 GW nel 2030 e superare i 50 GW nel 2033, grazie a una crescita media annua del 21% nel prossimo decennio.

La Cina ha guidato le nuove installazioni per il settimo anno consecutivo, seguita da Regno Unito, Taiwan, Germania e Francia, che insieme hanno rappresentato il 94% delle nuove connessioni nel 2024. Per la prima volta, la Danimarca – storica pioniera del settore – è uscita dai primi cinque mercati globali.

Il report evidenzia anche segnali di crescita in nuovi mercati dell'Asia-Pacifico e dell'America Latina, tra cui Giappone, Corea del Sud, Filippine, Brasile e Australia, dove sono in corso importanti riforme normative per incentivare lo sviluppo dell'eolico offshore.

Sul fronte del floating wind, cioè l'eolico galleggiante, la capacità installata ha raggiunto 278 MW a fine 2024, con progetti significativi in Norvegia, Regno Unito, Cina e Francia.