Nell'Unione europea oltre la metà dei rifiuti di apparecchi elettronici (i cosiddetti "Raee") generati non viene raccolta, e il target del 65% appare lontano per molti Stati membri, afferma la Commissione europea.
I dati emergono dallo studio pubblicato il 2 luglio 2025 a supporto della valutazione da parte della Commissione europea della direttiva 2012/19/Ue sulla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). La normativa europea ha consentito la crescita della raccolta differenziata dei rifiuti elettronici ma i suoi obiettivi sono lontani.
Infatti, il tasso medio di raccolta dei rifiuti elettronici è fermo al 47% (dati 2021). Solo Bulgaria e Slovacchia hanno raggiunto la percentuale del 65% sugli apparecchi immessi in consumo, obiettivo obbligatorio dal 2019 secondo la direttiva 2012/19/Ue. Il riciclo (sui rifiuti raccolti) è piuttosto alto, pari all'80-85%, costante negli anni considerati (2012-2020). Va male la preparazione per il riuso che oscilla tra lo 0,6% e l'1,7%.
Inoltre tra gli impianti di trattamento dei Raee, solo il 23% opera secondo la norma tecnica Cei En 50625 sul trattamento efficiente di tali tipologie di scarti (in Italia sono 43 su oltre 1.050). La Commissione europea ha infine rilevato una applicazione frammentaria tra gli Stati degli obblighi della cosiddetta "responsabilità estesa del produttore", gli adempimenti a carico dei fabbricanti per la gestione dei loro beni, dal design al fine vita. Mancanze in modo particolare nel settore del commercio on line.
I risultati raccolti saranno utili alla Commissione europea nel processo di revisione della direttiva sui Raee, che avverrà in occasione della presentazione del provvedimento normativo chiamato "Circular economy act" e previsto nel programma di lavoro dell'Esecutivo Ue.
Maggiori informazioni: Lo "Studio di supporto alla valutazione della Direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee)" – Testo in inglese
Documenti di riferimento
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Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) - Attuazione direttiva 2012/19/Ue
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Direttiva Parlamento e Consiglio Ue 2012/19/Ue
Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) - Abrogazione direttiva 2002/96/Ce
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"Bussola competitività 2025/2029" & ambiente, il programma delle iniziative Ue
Nel solco degli obiettivi ambientali fissati dal Green deal, la Commissione europea annuncia le iniziative in programma per la nuova legislatura in corso. Tali iniziative sono previste nella cd. "Bussola della competitività" che contiene numerose proposte, legislative e non, volte su competitività europea e crescita sostenibile. Tra queste, il cd. "Pacchetto omnibus" per la "semplificazione" della normativa sulla finanza sostenibile e il "Clean industrial deal", l'iniziativa sulla decarbonizzazione industriale. Il contributo è completo di un diagramma con il dettaglio di tutte le iniziative in previsione. Ed è aggiornato alla Strategia sulla bioeconomia approvata dalla Commissione europea nel novembre 2025
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I produttori di determinati beni sono destinatari, in relazione a quelli immessi sul mercato, di obblighi di ecoprogettazione, prevenzione della produzione dei rifiuti e gestione di quelli generati. Tra i soggetti interessati, vi sono i produttori di apparecchiature elettriche elettroniche, batterie, imballaggi, pneumatici. Nell'approfondimento, la panoramica delle regole previste dall'Unione europea, dal Codice ambientale nazionale (Dlgs 152/2006) e dai provvedimenti collegati. Il contributo è aggiornato alla direttiva europea del settembre 2025 che introduce gli obblighi Epr per il settore del tessile.
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Batterie/Pile/Accumulatori - Apparecchiature elettriche ed elettroniche
La normativa ambientale disciplina le varie fasi del ciclo di vita dei beni destinati ad immagazzinare e restituire energia. Le regole riguardano progettazione e fabbricazione a ridotto impatto ambientale di batterie, pile ed accumulatori, nonché la loro gestione come rifiuti una volta a fine vita. Analoghe norme sono previste per apparecchiature elettriche ed elettroniche (cd. “Aee”) e relativi rifiuti (cd. “Raee”). Nell'area, il monitoraggio dell'evoluzione legislativa di interesse e la segnalazione delle novità.