Industria green, Ue vuole più sgravi fiscali
La Commissione europea esorta gli Stati membri dell'Unione ad introdurre incentivi fiscali che premino la decarbonizzazione dell'industria e siano mirati e semplici da capire e da usare per le imprese.
L'invito arriva dalla raccomandazione della Commissione europea 2 luglio 2025, n. 2025/1307/Ue. Il documento stabilisce principi guida comuni per orientare gli Stati membri nell'introduzione di agevolazioni fiscali volte a contribuire agli obiettivi indicati dal "Clean industrial deal", il nuovo "patto" tra Istituzioni Ue e mondo delle imprese per la transizione verso una industria a basse emissioni. Per non creare distorsioni nella concorrenza tra le imprese nel mercato unionale è bene che i benefici concessi dagli Stati membri siano il più possibile uniformi, in coerenza con la nuova disciplina sugli aiuti di Stato per l'industria pulita (comunicazione Commissione Ue 25 giugno 2025).
L'attenzione dell'Esecutivo europeo è concentrata sulle cosiddette tecnologie a "zero emissioni nette", in particolare quelle connesse con la filiera delle energie rinnovabili. Sono indicate nel regolamento 2024/1735/Ue. La Commissione europea sollecita gli Stati ad approvare sgravi fiscali (nella forma di crediti d'imposta) che spingano progetti di investimento volti a fabbricare tali beni, comprese le attività dirette alla produzione o al recupero di materie prime critiche – i metalli rari di cui l'Ue è carente – necessari per realizzare i citati prodotti "net zero".
I benefici fiscali, precisa la Commissione europea, dovrebbero essere ben indirizzati, semplici da comprendere e da utilizzare per le imprese e non destinati a investimenti in infrastrutture a combustibili fossili o a macchinari che consumano combustibili fossili. L'aiuto fiscale dovrebbe essere strutturato in modo da essere tempestivo e certo per le aziende, agevolando le decisioni imprenditoriali. La tecnica fiscale consigliata dalla Commissione agli Stati è quella dell'ammortamento accelerato. Un sistema contabile che permette di dedurre fiscalmente più rapidamente il costo del bene, con il vantaggio di una minore imposta sul reddito.
Documenti di riferimento
-
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 2024/1735/Ue
Prodotti tecnologici a zero emissioni ("Net zero industry act")
-
Dal Green deal al Clean industrial deal, le azioni Ue per decarbonizzare l'economia
L'Unione europea ha avviato un percorso verso la decarbonizzazione. Con il Green deal ha definito gli obiettivi generali di sostenibilità e neutralità climatica. Con il Clean industrial deal si focalizza ora sul rafforzamento della competitività industriale "verde". Nel Dossier l'analisi del percorso, degli atti e delle conseguenze che le strategie hanno sulle imprese. Il contributo è aggiornato al nuovo Piano europeo sulle materie prime critiche e alla connessa proposta di regolamento di modifiche mirate alla regolamentazione Ue in materia, presentati nel dicembre 2025.
-
Comunicazione Commissione Ue 26 febbraio 2025
Il "Clean industrial deal": una tabella di marcia comune per la competitività e la decarbonizzazione
-
Comunicazione Commissione Ue 25 giugno 2025
Disciplina per le misure di aiuto di Stato a sostegno del Clean industrial deal (Patto per l'industria pulita)
-
Raccomandazione Commissione Ue 2025/1307/Ue
Incentivi fiscali a sostegno del patto per l'industria pulita e alla luce della disciplina degli aiuti di Stato nell'ambito del patto per l'industria pulita