Emissioni metano, Italia indietro su monitoraggio
La Commissione europea esorta l'Italia a nominare l'Autorità competente a controllare l'attuazione in ambito nazionale delle regole introdotte dall'Ue nel 2024 per ridurre le emissioni di metano in atmosfera nel settore energia.
Lo si apprende da un comunicato del 17 luglio 2025 con lui l'Istituzione europea fa sapere di aver deciso di inviare all'Italia una lettera di costituzione in mora per mancata attuazione del regolamento 2024/1787/Ue recante la disciplina per la riduzione delle emissioni di metano prodotte dall'industria del gas fossile, del petrolio e del carbone.
In particolare, si contesta all'Italia di non aver provveduto alla nomina dell'Autorità deputata a monitorare e garantire il rispetto del regolamento (la scadenza per l'invio della relativa comunicazione alla Commissione era il 5 febbraio 2025).
La Commissione precisa che qualora entro due mesi l'Italia non dovesse fornire aggiornamenti sul punto, la procedura d'infrazione potrebbe proseguire con l'adozione di un parere motivato.
Ricordiamo che a fine giugno il Consiglio dei Ministri ha licenziato lo schema di disegno di legge che, tra gli altri, prevede la designazione del Ministero dell'ambiente, delle Regioni e delle Province autonome come Autorità competenti in materia.
Documenti di riferimento
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Licenziato dal Consiglio dei Ministri il 30 giugno 2025
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Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 2024/1787/Ue
Riduzione delle emissioni di metano nel settore dell'energia
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