Dal Ministero un'analisi sulla cattura, utilizzo e stoccaggio dell'anidride carbonica (CO2), per supportare lo sviluppo della filiera in vista degli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall'Unione europea già per il 2030.
Lo studio è stato pubblicato dal Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica sul proprio sito istituzionale il 6 agosto 2025. Ed è stato elaborato dal Dicastero in attuazione di quanto previsto dalla legge 11/2024, con la collaborazione di diversi esperti del settore (tra cui Arera, Gse e Ispra).
Il documento offre una panoramica dell'attuale normativa esistente, europea e nazionale, in materia di cattura e stoccaggio della CO2 (cd. Ccus — Carbon capture utilization and storage) e contiene una serie di proposte, non vincolanti, per agevolare lo sviluppo della filiera. Tra queste, la necessità di disciplinare la governance della filiera per chiarire i ruoli dei diversi attori coinvolti e di prevedere appositi incentivi e strumenti di garanzia.
Ricordiamo, sul punto, che a fine giugno 2025 il Consiglio dei Ministri ha licenziato uno schema di disegno di legge che, tra gli altri, delega il Governo ad adottare disposizioni per organizzare un quadro legislativo che favorisca lo sviluppo di tecnologie in grado di catturare e immagazzinare la CO2, per poi trasportarla e stoccarla nel sottosuolo evitando la dispersione in atmosfera.
Per maggiori informazioni: "Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica — Studio Ccus — Analisi degli aspetti tecnici, economici e normativi funzionali allo sviluppo della filiera Ccus — 2025".
Documenti di riferimento
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Dlgs 14 settembre 2011, n. 162
Attuazione della direttiva 2009/31/Ce in materia di stoccaggio geologico della CO2
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Licenziato dal Consiglio dei Ministri il 30 giugno 2025
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