Stoccaggio energia: batterie sempre più protagoniste delle nuove reti
Il 2024 ha segnato un'accelerazione decisiva nello sviluppo dei sistemi di accumulo elettrochimici.
Secondo l'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena), la progressiva riduzione dei costi ha reso le batterie una tecnologia sempre più diffusa e competitiva, indispensabile per garantire stabilità alle reti e valorizzare al meglio la produzione da fonti rinnovabili.
Dal 2018 a oggi l'utilizzo degli accumuli per lo shifting energetico, cioè per spostare l'energia prodotta in eccesso verso i momenti di maggiore domanda, è cresciuto costantemente, diventando una componente chiave nella gestione delle reti elettriche.
Il calo dei prezzi ha favorito questa rapida diffusione: in quindici anni il costo delle batterie è diminuito del 93%, passando da 2.571 dollari/kWh nel 2010 a 192 dollari/kWh nel 2024. Solo nell'ultimo anno si è registrata una riduzione del 38% per i sistemi con due ore di capacità e del 32% per quelli con quattro ore.
Le batterie agli ioni di litio si confermano la tecnologia dominante, ma a trainare il mercato è la variante al litio-ferro-fosfato (LFP), salita dal 48% del mercato nel 2021 a circa l'85% nel 2024, grazie a costi più contenuti, maggiore durata e migliori standard di sicurezza.
Anche l'andamento delle materie prime ha favorito l'espansione del settore: prezzi relativamente stabili di litio, nichel e cobalto, insieme all'aumento delle capacità di estrazione e raffinazione, hanno ridotto le pressioni sui costi di produzione, rendendo gli accumuli ancora più accessibili e strategici per la transizione energetica.