(ultimo aggiornamento: 17 settembre 2025 - 01:00)
Zone di accelerazione per le Fer: la proposta di piano della Puglia
Dopo la Sardegna, ora a stretto giro anche la Puglia ha adottato la proposta di piano che – ai sensi di quanto previsto dal Testo unico - individua le zone di accelerazione terrestri per gli impianti di produzione e stoccaggio di energia da fonti rinnovabili.
La proposta di piano contenuta in allegato alla Dgr 2 settembre 2025 n. 1271 non costituisce una mappatura predeterminata e definitiva del territorio, ma contiene un insieme di criteri metodologici volti ad identificare, in modo dinamico e progressivo, le zone di accelerazione, individuate per tipologia e non per localizzazione puntuale.
Ora il piano potrà essere sottoposto a valutazione ambientale strategia (Vas), per poi arrivare ad una sua adozione definitiva entro il 21 febbraio 2026, così come previsto dall’articolo 12 comma 5 del Testo unico.
Ricordiamo che gli interventi da realizzare nelle zone di accelerazione beneficiano di una serie di vantaggi in termini di iter autorizzativo, in primis grazie al fatto che il parere espresso dall'autorità competente in materia paesaggistica non è in questi casi vincolante.
Inoltre, nel caso degli impianti soggetti ad autorizzazione unica, i termini del procedimento sono ridotti di un terzo, ma non solo: a questi impianti non si applicano le procedure di valutazione ambientale di Via e/o screening, a condizione però che il progetto contempli le misure di mitigazione stabilite in sede di valutazione ambientale strategica del piano di individuazione delle zone di accelerazione.
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