Umbria: pubblicata la legge sulle aree idonee alle Fer

È entrata in vigore il 18 ottobre, la Lr 7/2025 con cui la Regione Umbria detta la disciplina sulle aree idonee e non idonee agli impianti rinnovabili con l’obiettivo di realizzare la transizione energetica, sostituendo progressivamente le fonti fossili con l'energia rinnovabile e riconoscendo il diritto all'autoproduzione. 

Oltre a definire le aree idonee, la legge individua nell’Allegato A, le aree differenziate per tipologia di impianto e prevede l’aggiornamento del medesimo Allegato con ulteriori aree che potranno essere proposte anche dai Comuni. Le amministrazioni comunali possono inoltre individuare zone non idonee, all’interno dei centri storici, all’installazione degli impianti Fer sulle coperture e sulle superfici degli edifici. Ma contestualmente i Comuni devono individuare specifiche aree idonee o superfici da destinare all’autoconsumo e su cui realizzare impianti a servizio delle Comunità energetiche. 

Nell’individuare le aree non idonee, la Regione specifica che su tali aree sussiste un'altissima probabilità di esito negativo delle valutazioni in sede di autorizzazione. La normativa stabilisce inoltre che la non idoneità si applica anche agli impianti che, alla data di entrata in vigore della legge, risultano già sottoposti a procedura autorizzativa e a valutazione ambientale.

La legge contiene infine anche alcune disposizioni in materia di oneri istruttori e di minimizzazione degli impatti ambientali degli impianti, relativamente alle procedure di Pas, autorizzazione unica e Paur, in adeguamento a quanto previsto dal Testo unico sulle rinnovabili.