Rinnovabili: recepimento Red III a un passo dal deferimento alla Corte Ue
C'è anche l'Italia tra gli Stati membri a cui la Commissione europea ha inviato un parere motivato per non aver recepito integralmente le disposizioni della direttiva di modifica 2023/2413/Ue.
Dopo l'avvio della procedura di infrazione per il mancato recepimento della direttiva 2023/2413/Ue, la Commissione europea ha inviato anche all'Italia il parere motivato, stabilendo un termine entro cui provvedere, prima di decidere l'eventuale deferimento alla Corte di giustizia dell'Unione europea.
La direttiva da recepire, adottata nel 2023, è la cosiddetta Red III che ha introdotto alcune disposizioni con l'obiettivo di accelerare la diffusione delle energie rinnovabili in tutti i settori dell'economia, semplificando le procedure autorizzative e contribuendo alla riduzione dei costi dell’energia e delle emissioni di gas a effetto.
Gli Stati membri dovevano notificare il recepimento della direttiva entro il 21 maggio 2025, ad eccezione di alcune disposizioni relative alle autorizzazioni, che dovevano essere notificate entro il 1° luglio 2024.
L’Italia ha avviato la procedura di recepimento, oltre il termine previsto dall’Unione europea, licenziando uno schema di decreto legislativo che modifica in particolare il Dlgs 199/2021. Ora gli Stati membri — che come l’Italia non hanno ancora completato l’iter — avranno due mesi di tempo per rispondere alle lettere della Commissione e adottare le misure necessarie, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di deferire i casi alla Corte di giustizia dell'UE, con una richiesta di sanzioni pecuniarie.
Riferimenti
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All'esame della Camera dal 10 ottobre 2025
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Promozione dell'energia da fonti rinnovabili - Attuazione della direttiva 2018/2001/Ue
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Direttiva Parlamento europeo e Consiglio Ue 2023/2413/Ue
Promozione dell’energia da fonti rinnovabili (cd. direttiva "Red III")