Aree idonee: Governo impugna la legge umbra sull'energia
Il Consiglio dei Ministri ha deciso di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge regionale dell'Umbria sulle misure urgenti per la transizione energetica e la tutela del paesaggio.
Al centro del contenzioso c'è la legge 16 ottobre 2025, n. 7 con cui la Regione ha individuato le aree idonee e non idonee alla realizzazione di impianti da fonti rinnovabili.
Secondo quanto riferito dall'Assessore regionale all'ambiente e all'energia, Thomas De Luca, la decisione arriva dopo un lungo confronto tra Regione e Governo, durante il quale sarebbero state recepite gran parte delle osservazioni ministeriali. L'impugnativa riguarderebbe esclusivamente la disciplina delle aree non idonee, ritenuta non coerente con l'attuale quadro normativo nazionale.
La Regione difende la propria impostazione, sostenendo che la legge mirava a bilanciare lo sviluppo delle energie rinnovabili con la tutela del paesaggio, del patrimonio culturale e delle aree di maggiore pregio ambientale. In questo contesto, l'individuazione delle aree non idonee sarebbe stata il risultato di un ampio confronto con enti locali e portatori di interesse.
Il Governo, dal canto suo, ha ritenuto necessario il ricorso alla Corte per chiarire i confini delle competenze regionali in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia, violano l'articolo 117, terzo comma, della Costituzione.
Riferimenti
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Lr Umbria 16 ottobre 2025, n. 7
Misure urgenti per la transizione energetica e la tutela del paesaggio umbro