Lazio: illegittimo limite provinciale alla potenza massima Fer

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 9788/2025, conferma la nullità della delibera regionale che — introducendo un tetto di potenza massima di fonti energetiche rinnovabili all'interno del territorio regionale su scala provinciale — blocca automaticamente i procedimenti autorizzativi nella Provincia dove la potenza massima autorizzata è già stata raggiunta.

La delibera contestata, la Dgr 171/2023, su cui i giudici amministrativi si erano già pronunciati, in attesa della norma regionale sulle aree idonee, introduce per l'avvio dei procedimenti Paur (ex articolo 27-bis del Dlgs 152/2006) relativamente agli impianti fotovoltaici a terra ed eolici, l'adozione di un criterio di riequilibrio territoriale. Al fine di non aggravare i territori di una specifica Provincia, la Regione fissa un massimo del 50% del totale autorizzato espresso in MWp dell'intero territorio regionale. Tale limite è illegittimo perché introduce una moratoria generalizzata nella Provincia.

Inoltre l'impianto in questione, costituito da 4 aerogeneratori, si trova in parte in aree idonee, e in parte ricade nella Provincia che ha già raggiunto il limite massimo. Ma la giurisprudenza ha pacificamente stabilito che l'identificazione delle aree non idonee comporta solo una elevata probabilità di esito negativo delle valutazioni, in sede di autorizzazione. Spetta al procedimento di autorizzazione il compito di verificarne la realizzabilità con adeguata istruttoria, che nelle specie non è stata eseguita.