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Giurisprudenza

Sentenza Corte di Cassazione Sezioni Unite 16 aprile 2018, n. 9338

Territorio - Beni paesaggistici - Autorizzazione paesaggistica - Procedimento - Conferenza dei servizi - Articolo 14, legge 241/1990 - Dissenso di una Amministrazione preposta alla tutela ambientale - Articolo 14-quater, legge 241/1990 - Superamento - Rimessione al Consiglio dei Ministri - Necessità - Sussistenza

In caso di procedimento autorizzatorio in Conferenza di servizi, il dissenso di una delle Amministrazioni "ambientali" può essere superato solo devolvendo la decisione al Consiglio dei Ministri.
Le Sezioni unite civili della Cassazione nella sentenza 16 aprile 2018, n. 9338 hanno messo un ulteriore punto fermo sulla nuova disciplina della Conferenza dei servizi e il superamento del dissenso "ambientale". La questione oggetto del giudizio verteva su un provvedimento autorizzatorio edilizio per il quale il Comune aveva indetto una conferenza di servizi e trovandosi di fronte al dissenso della Soprintendenza, volendo superare tale dissenso aveva rimesso la questione al Consiglio dei Ministri. Il Giudice del merito aveva sostenuto che in realtà il dissenso ambientale "bloccava" il Comune chiudendo definitivamente il procedimento.
Non è così per la Suprema Corte. Ai sensi dell'articolo 14-quater della legge 241/1990 come modificato dal Dlgs 127/2016 (riforma della conferenza dei servizi) stabilisce che in caso di dissenso "ambientale", la volontà del suo superamento impedisce alla Conferenza dei servizi di procedere e rende obbligatoria la rimessione della decisione al Consiglio dei Ministri massima Autorità amministrativa in grado di superare eventualmente il dissenso. Quindi è vero che il Comune non può emanare il provvedimento finale, ma può benissimo agire per la rimessione al Consiglio dei Ministri e superare così l'empasse.

Corte di Cassazione

Sentenza 16 aprile 2018, n. 9338