Dm Affari regionali 30 marzo 2022
Individuazione delle Green Communities, delle risorse spettanti a ciascuno dei soggetti individuati e delle relative modalità di finanziamento - Missione 2, Componente 1, Investimento 3.2 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)
Ultima versione coordinata con modifiche al 06/12/2025
Ministero per gli affari regionali e le autonomie
Decreto 30 marzo 2022
(Atto pubblicato ex articolo 32, legge 69/2009 sul sito web del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie il 3 maggio 2022 - Comunicato pubblicato sulla Gu 16 maggio 2022, n. 113)
Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante "Disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri", e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante "Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59" e successive modificazioni e in particolare l'articolo 4, secondo cui il Presidente del Consiglio dei Ministri si avvale del Dipartimento per gli affari regionali ai fini dell'esercizio dei compiti in materia di rapporti con il sistema delle autonomie;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 novembre 2010, concernente la "Disciplina dell'autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei Ministri", e successive modificazioni e integrazioni;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 ottobre 2012, recante "Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri" e successive modificazioni ed
integrazioni e, in particolare, l'articolo 12, come modificato dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 giugno 2016;
Visto il decreto del Ministro per gli affari regionali e le autonomie del 10 settembre 2016, di organizzazione e funzionamento del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 12 febbraio 2021, con il quale l'On. Mariastella Gelmini è stata nominata Ministro senza portafoglio;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 febbraio 2021, con il quale al Ministro senza portafoglio, On. Mariastella Gelmini, è stato conferito l'incarico per gli affari regionali e le autonomie;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 marzo 2021, recante delega di funzioni al Ministro senza portafoglio, On. Mariastella Gelmini, in materia di affari regionali e autonomie;
Visto l'articolo 72 della legge 31 dicembre 2015, n. 221, concernente la Strategia nazionale delle Green community;
Visto l'articolo 1, comma 1037, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, secondo cui "Per l'attuazione del programma Next Generation EU è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, quale anticipazione rispetto ai contributi provenienti dall'Unione europea, il Fondo di rotazione per l'attuazione del Next Generation Eu-Italia, con una dotazione di 32.766,6 milioni di euro per l'anno 2021, di 50.307,4 milioni di euro per l'anno 2022 e di 53.623 milioni di euro per l'anno 2023";
Visto l'articolo 1, comma 1042, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, ai sensi del quale con uno o più decreti del Ministro dell'economia e delle finanze sono stabilite le procedure amministrativo-contabili per la gestione delle risorse di cui ai commi da 1037 a 1050, nonché le modalità di rendicontazione della gestione del Fondo di rotazione per l'attuazione del Next Generation Eu-Italia;
Visto l'articolo 1, comma 1043, secondo periodo, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, ai sensi del quale al fine di supportare le attività di gestione, di monitoraggio, di rendicontazione e di controllo delle componenti del Next Generation Eu, il Ministero dell'economia e delle finanze — Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato sviluppa e rende disponibile un apposito sistema informatico;
Visto il regolamento (Uu) 12 febbraio 2021, n. 2021/241, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza;
Visto l'articolo 17 del regolamento Ue 2020/852, che definisce gli obiettivi ambientali, tra cui il principio di non arrecare un danno significativo (Dnsh, "Do no significant harrn"), e la comunicazione della Commissione Ue 2021/C 58/01 recante "Orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" a norma del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza";
Visto il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) approvato con Decisione del Consiglio Ecofin del 13 luglio 2021 e notificata all'Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21 del 14 luglio 2021;
Vista in particolare, la Misura 2 (M2 — Rivoluzione verde e transizione ecologica) Componente 1 (C1 — Economia circolare e agricoltura sostenibile) Investimento 3.2 (Green Communities) del Pnrr finalizzata a sostenere lo sviluppo sostenibile e resiliente dei territori rurali e di montagna che intendano sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono tra cui, in primo luogo, acqua, boschi e paesaggio, avviando un nuovo rapporto sussidiario e di scambio con le comunità urbane e metropolitane;
Considerato che, come riportato nel Pnrr, tale finalità verrà realizzata favorendo la nascita e la crescita di comunità locali, anche tra loro coordinate e/o associate (le Green Communities), attraverso il supporto all'elaborazione, il finanziamento e la realizzazione di piani di sviluppo sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale;
Visto il decreto-legge del 31 maggio 2021, n. 77, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, recante "Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure";
Visto il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, recante "Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e per l'efficienza della giustizia";
Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 6 agosto 2021 relativo all'assegnazione delle risorse in favore di ciascuna Amministrazione titolare degli interventi Pnrr e corrispondenti milestone e target;
Visto il decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito con modificazioni dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose" e, in particolare, l'articolo 33 che "al fine di assicurare il coordinamento delle relazioni tra le Amministrazioni statali titolari di interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e gli enti territoriali" istituisce "presso il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Nucleo per il coordinamento delle iniziative di ripresa e resilienza tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, denominato "Nucleo Pnrr Stato-Regioni"";
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 dicembre 2021 di modifica all'articolo 2 del Dpcm 30 luglio 2021 recante definizione dei compiti e dell'assetto organizzativo del "Nucleo Pnrrr Stato-Regioni";
Considerata la necessità di garantire l'efficace attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza ed il conseguimento e la realizzazione dei traguardi e degli obiettivi dallo stesso stabiliti;
Tenuto conto dell'attività istruttoria e di concertazione posta in essere dal Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie al fine di individuare gli enti destinati all'attuazione dei tre progetti pilota, basata sui seguenti criteri qualitativi: estensione della green community su un ambito territoriale intermedio nel quale siano sviluppate sinergie associative tra gli enti locali del luogo; individuazione di casi già avanzati di attività su più ambiti tra quelli indicati dall'articolo 72 della legge 31 dicembre 2015, n. 221; approccio integrato al tema dello sviluppo territoriale in ottica green; presenza di casi di sussidiarietà strutturata; presenza di territori montani; presenza di almeno un caso di comunità situata in area interna ai sensi della relativa Strategia nazionale; presenza di almeno un caso insistente su un'area protetta;
Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie
Decreta
Articolo 1
Premesse
1. Le premesse costituiscono parte integrante del presente decreto.
Articolo 2
Oggetto e finalità
1. Il presente decreto individua le tre "Green Communities pilota" che costituiscono il modello di riferimento per la definizione del successivo avviso per la selezione delle 30 Green Communities di cui al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), Missione 2 (M2 — Rivoluzione verde e Transizione ecologica), Componente 1 (Economia circolare e agricoltura sostenibile), Investimento 3.2 (Green Communities).
2. Le Green Communities sono comunità locali, anche tra loro coordinate e/o associate, che intendono sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono tra cui in primo luogo acqua, boschi e paesaggio, nonché aprire un nuovo rapporto sussidiario e di scambio con le comunità urbane e metropolitane e che saranno supportate nell'elaborazione, nel finanziamento e nella realizzazione di piani di sviluppo sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale.
3. I piani di sviluppo sostenibile devono includere in modo integrato:
a. la gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale;
b. la gestione integrata e certificata delle risorse idriche;
c. la produzione di energia da fonti rinnovabili locali, quali i microimpianti idroelettrici, le biomasse, il biogas, l'eolico, la cogenerazione e il biometano;
d. lo sviluppo di un turismo sostenibile;
e. la costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna;
f. l'efficienza energetica e l'integrazione intelligente degli impianti e delle reti;
g. lo sviluppo sostenibile delle attività produttive (zero waste production);
h. l'integrazione dei servizi di mobilità;
i. lo sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile.
Articolo 3
Soggetti beneficiari del finanziamento
1. Sono beneficiari del finanziamento di cui al presente decreto le tre Green Communities pilota di seguito individuate:
— Green community "Terre del Monviso" — Regione Piemonte;
— Unione montana dell'Appennino Reggiano "La montagna del latte" — Regione Emilia Romagna;
— Green community "Parco Regionale Sirente Velino" — Regione Abruzzo.
Articolo 4
Importo e modalità del finanziamento
1. A ciascuno dei soggetti di cui all'articolo 3 è assegnato un finanziamento pari a 2 milioni di euro a valere sulle risorse stanziate per l'attuazione della misura M2C1 — 3.2 — Green Communities del Pnrr.
2. Le risorse di cui al comma 1 sono erogate a ciascun soggetto beneficiario secondo le seguenti modalità:
a) un anticipo pari al 40% dell'importo totale del finanziamento previa presentazione del piano di cui al comma 3;
b) uno stato di avanzamento lavori pari al 40% dell'importo totale del finanziamento;
c) un saldo pari al 20% dell'importo totale del finanziamento.
3. Ciascun destinatario delle risorse di cui al comma 1 presenta entro 20 giorni dalla pubblicazione del presente decreto al Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie — Nucleo Pnrr Stato-Regioni, a mezzo Pec all'indirizzo affariregionali@pec.governo.it, un piano operativo recante descrizione dettagliata delle modalità e dei tempi di realizzazione delle attività, comprensivo di piano finanziario. La corresponsione dell'anticipo di cui al comma 2, lettera a), è subordinata all'approvazione del predetto piano — entro il termine di 45 giorni dalla trasmissione — da parte del Nucleo Pnrr Stato-Regioni. La trasmissione del piano comporta la piena e completa accettazione di tutto quanto previsto dal presente decreto.
4. Ai fini dell'erogazione delle risorse di cui al comma 2, lettera b), ciascun soggetto beneficiario presenta al Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie — Nucleo Pnrr Stato-Regioni una puntuale e documentata rendicontazione delle attività svolte nel periodo di riferimento nonché delle spese e dei costi effettivamente sostenuti, in coerenza con quanto previsto nel piano di cui al precedente comma 3.
5. Ai fini dell'erogazione del saldo, ciascun soggetto beneficiario trasmette al Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie — Nucleo Pnrr Stato-Regioni, entro 3 mesi dalla data di ultimazione del progetto, la relativa richiesta corredata da una relazione tecnica finale concernente il raggiungimento degli obiettivi e la documentazione relativa alle spese e ai costi complessivi effettivamente sostenuti.
6. In caso di mancata corrispondenza tra la rendicontazione dei costi e le previsioni contenute nel piano di cui al comma 3, fatte salve le eventuali variazioni finanziarie condivise e autorizzate dal Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie — Nucleo Pnrr Stato-Regioni, le spese relative alle parti del piano modificato non verranno riconosciute.
7. Il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie — Nucleo Pnrr Stato-Regioni provvede a monitorare la realizzazione delle attività e il conseguimento dei risultati. A tal fine, i soggetti di cui all'articolo 3 si impegnano a fornire tempestivamente al Dipartimento tutti i dati e le informazioni necessari all'espletamento delle attività di monitoraggio.
Il presente decreto sarà trasmesso, per il tramite dell'Ufficio del bilancio e per il riscontro di regolarità amministrativo-contabile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Corte dei Conti per la registrazione e pubblicato sul sito istituzionale del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie. Della pubblicazione sarà data notizia sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 30 marzo 2022