Le valutazioni ambientali per gli impianti FER in Umbria
La realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili è sottoposta a numerose procedure di controllo e studi, relativamente al tipo di “impatto” che essi possono produrre sull’ambiente.
La più importante è senza dubbio la valutazione di impatto ambientale (VIA), una procedura finalizzata a individuare, descrivere e valutare gli effetti ambientali derivanti da un determinato progetto.
Strettamente legato alla VIA c'è lo screening o verifica di assoggettabilità alla VIA, che ha lo scopo di valutare quanto un impianto può impattare sull'ambiente e se – conseguentemente – debba essere sottoposto alla VIA vera e propria.
La competenza di questi due procedimenti può essere dello Stato oppure della Regione, a seconda della tipologia di progetto.
Per i soli impianti sottoposti a VIA di competenza regionale è previsto il provvedimento autorizzativo unico regionale (PAUR), un procedimento amministrativo che integra in un unico atto sia il provvedimento di VIA che tutti i titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l'esercizio dell'impianto.
Non va infine dimenticata la valutazione di incidenza (VINCA): si tratta di un procedimento di competenza regionale, da attivare quando il progetto di un impianto ricade all'interno di aree della Rete Natura 2000.
L'attuazione di tutti questi procedimenti ambientali è — nella maggior parte dei casi — regolata da specifiche norme regionali, le quali si basano sul dettato nazionale del Dlgs 152/2006 (per screening, VIA e PAUR) e sul regolamento nazionale Dpr 357/1997 per la VINCA.