Archivio news 2021

Il Coordinamento Free ha espresso una serie di perplessità sui contenuti della bozza più recente del provvedimento, affermando che se non sarà corretto il decreto mette a rischio gli obiettivi di decarbonizzazione che l'Italia dovrà raggiungere al 2030.

Promuovere la transizione energetica su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna e contribuire alla decarbonizzazione del sistema produttivo regionale, puntando su idrogeno, biometano, mobilità sostenibile ed efficienza energetica.

L'ultima versione circolante dello schema di decreto-legge contiene importanti aggiunte e modifiche rispetto alla bozza diffusa a fine aprile.

Lo scorso 20 maggio in Conferenza unificata è stata finalmente raggiunta l'intesa sullo schema di decreto che regolerà per i prossimi anni il meccanismo dei Certificati bianchi.

È online il vademecum sulle comunità energetiche realizzato da Enea in collaborazione con l'Università di Bologna, l'Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena (AESS) e finanziato dal fondo europeo Eit Climate-Kic.

Risulta del tutto legittima ed equilibrata la scelta effettuata dalla Regione Lombardia di differenziare divieti e limiti relativi all'installazione degli impianti FER, a seconda che si tratti di aree agricole di pregio o di altre aree agricole.

Se vogliamo traguardare l'obiettivo della completa decarbonizzazione al 2050, occorre fin da subito vietare gli investimenti in nuovi progetti di estrazione e fornitura di combustibili fossili.

Nei giorni scorsi FIPER ha inviato una segnalazione ad ARERA, per evidenziare il rischio di metanizzazione delle aree montane previsto in alcuni piani regionali, a scapito dello sviluppo del teleriscaldamento a biomassa.

Affinchè un impianto possa considerarsi entrato in esercizio non è sufficiente la mera connessione alla rete elettrica, ma è indispensabile anche il completamento di tutte le ulteriori opere previste nel titolo autorizzativo.

Un parere di compatibilità paesaggistica relativo ad un impianto fotovoltaico installato sul tetto non può basarsi su presupposti apodittici e generali, avulsi da una valutazione in concreto riferita allo specifico contesto paesaggistico.